venerdì 9 dicembre 2016
La decisione all'assemblea del MoVimento
No alla vendita dei parcheggi degli stabilimenti balneari
domenica 30 ottobre 2016
"LE RAGIONI DEL NO" 12 Novembre ore 17:00 presso la Croce Bianca di Querceta
Un evento aperto a tutti, per conoscere, informarsi e valutare insieme i rischi per la democrazia ed i motivi per cui votare No al Referendum Costituzionale sulla Riforma Renzi Boschi (Verdini).
L’evento è solo uno dei tanti che stiamo organizzando sul territorio per informare e sensibilizzare i cittadini su un tema che ci tocca da vicino.
Sono invitate tutta la cittadinanza, l’Amministrazione Comunale e la stampa.
mercoledì 26 ottobre 2016
Comunicato su vendita parcheggi stabilimenti balneari
Non condividendo assolutamente questa scelta invitiamo tutti, dalle associazioni ai gruppi politici, dalle categorie ai comitati ad attivarsi per organizzare una raccolta firme congiunta, senza simboli o bandiere, con l'unico scopo di manifestare la nostra contrarietà alla vendita di un bene pubblico.
domenica 16 ottobre 2016
Le mozioni presentate del M5S Pietrasanta
mercoledì 5 ottobre 2016
Non ci sarebbe violenza se Renzi accettasse il dissenso
Partecipiamo ad un corteo contro Renzi, autorizzato e pacifico, fatto di ragazzi, anziani, mamme con bambini, eppure presidiato da un contingente esagerato di forze dell’ordine, chiedendoci che senso abbia tacitare con la forza dei pacifici cittadini disarmati.Il corteo viene tenuto a grandissima distanza dall’edificio del convegno con Renzi, mediante non uno bensì due posti di blocco, evidente segno di chi non solo teme il dissenso, ma anche che se ne abbia notizia.A quel punto un esiguo gruppetto di ragazzetti, appena “armati di una rete metallica” di protezione, decide di avvicinarsi ai numerosissimi poliziotti tutti schierati e in tenuta antisommossa: i ragazzini non fanno nulla, gridano e si avvicinano soltanto in cerca di qualche scatto fotografico, in cerca di un riscatto di visibilità dall’oscuramento della loro protesta.La polizia riceve l'indigesto ordine di caricarli...così, tra le grida piene di dolore, di richiesta di aiuto e di tolleranza dei cittadini che assistevano a quella raccapricciante scena, prima i ragazzi venivano respinti di una decina di metri, poi manganellati ripetutamente sotto i nostri occhi di padri e madri inermi, capaci solo della parola "BASTA!".Dai video caricati in rete si evince tutta la violenza subita dai ragazzi, molti minorenni, colpevoli solo di aver cercato un minimo di visibilità, portati all’esasperazione da un sistema che non consente loro di vivere dignitosamente e di esprimersi liberamente.Avevano il diritto di gridare al presidente il loro sconcerto per le misure inique sul mondo della scuola, sul mondo del lavoro, sulle politiche sociali, ma il rottamatore glielo ha negato, facendoli picchiare duramente a mezzo chilometro da lui, come in molte altre città.E scopriamo che sì, è stata una manifestazione in cui la violenza è stata come sempre ingiustificata: la VIOLENZA ORDINATA DALLA POLITICA SUI MANIFESTANTI DISARMATI.Ma c’eravamo noi stavolta, padri e madri a garantire per loro, per i ventri manganellati delle nostre ragazze, per le loro dita rotte, per le teste picchiate dalla furia di chi è costretto a difendere l’indifendibile e poi raccontava loro che erano stati picchiati “per il loro bene”.Niente affatto: non potete picchiare i nostri ragazzi, non ve lo consentiamo! E siccome siete nostri dipendenti, voi e i politici indifendibili che continuate rassegnati a proteggere dalle nostre grida di dissenso, sappiate che ci opporremo in ogni modo alle inesattezze che verranno raccontate.Non ci sarebbe stata violenza se la contestazione fosse stata democraticamente accettata da Renzi, ma non è il suo stile: si fingeva quello de “la mia scorta è la gente” e invece si manifesta per il politico più contestato della storia italiana, manganellatore di gruppetti di ragazzini disarmati, censore degli insegnanti, castigatore dei lavoratori, illusore dei pensionati.Ma non si illuda Renzi: lui non si arrenderà, ma noi neppure...E CAMBIEREMO QUESTO SISTEMA!
Cittadini e cittadine dei meetup Amici del MoVimento 5 Stelle di Lucca, Viareggio, Versilia Storica e Massa.
Da #fattinonparole a #scuseenientefatti
lunedì 3 ottobre 2016
Maggioranza, che vergogna!
domenica 25 settembre 2016
Richiesta commissione speciale d'inchiesta sul tallio
Buongiorno,
Provvedo ad inoltrare a voi tutti la richiesta di sottoscrizione della commissione speciale di indagine sul tema Tallio presentata dal consigliere Lari come primo sottoscrittore a nome di tutti i consiglieri di minoranza in data 10 settembre con preghiera di condivisione di almeno uno dei consiglieri di maggioranza, firma che permetterebbe di raggiungere i 2/5 stabiliti dal Regolamento Comunale per l'inoltro della richiesta ufficiale al Sindaco ed alla Giunta.
Non avendo ricevuto risposta in data 15 settembre ho richiesto al presidente del consiglio di inoltrare a tutti i consiglieri la mia richiesta.
Considerando che ad oggi non abbiamo ancora ricevuto una risposta abbiamo quindi deciso di invitare pubblicamente tutti i consiglieri di maggioranza a sottoscrivere la richiesta entro la fine del mese in corso.
Ringraziando gli altri gruppi di opposizione che hanno responsabilmente condiviso il testo di richiesta ricordiamo che una simile iniziativa non ha lo scopo di essere una caccia alle streghe, ma un processo di trasparenza ed informazione dovuto nei confronti dei cittadini.
Sono molti gli esempi di commissione d'indagine che hanno prodotto documenti importantissimi in questo senso e speriamo che anche in questo caso ci sia la possibilità di iniziare un percorso di indagine che permetta di valutare non solo l'operato dell'amministrazione, ma anche degli altri enti in un'ottica di prevenzione ed informazione.
Anche se si è già detto molto riteniamo questo un passo fondamentale e dovuto di un processo che ci auspichiamo veda l'emergenza tallio volgere al termine in maniera definitiva in attesa di capire se e come questo elemento abbia effettivamente influenzato il nostro ambiente e la nostra salute.
Movimiento 5 Stelle Pietrasanta
giovedì 22 settembre 2016
Sul consiglio comunale di questa mattina
venerdì 16 settembre 2016
Investimenti, turismo e rifiuti...
domenica 11 settembre 2016
Pietrasanta candidata alle olimpiadi 2024?
Viene spontaneo chiedersi dove si reperiscono i soldi per fare tutto quanto ipotizzato da questa giunta ed allora vediamo scritto nero su bianco della geniale idea del project financing, aspramente contestato e copiato da Mallegni a Rossi che ha deciso di applicarlo alla nuova costruzione di inutili ospedali in tutta la Toscana.
Ma il privato che investe nel pubblico, cosa riceve in cambio? Alti interessi che pagano i cittadini o nuove proprietà, una privatizzazione in pillole amare. Questa proposta, come la vendita dei parcheggi degli stabilimenti, definisce un grave impoverimento del patrimonio pubblico e quindi va capito bene se queste sono le priorità e se questi investimenti sono un investimento oppure una fregatura, cosa che il project financing quasi sempre si dimostra per i contribuenti.
Oltre a questo i cittadini si devono chiedere, ma non ci era stato detto che tanti interventi non si potevano fare perché mancavano i soldi?
Ai residenti di Pontestrada è stato chiaramente fatto capire che i soldi per deviare almeno una parte del nuovo traffico in arrivo con la variante non ci sono, i soldi per la bonifica dell'area di Falascaia e Valdicastello non ci sono, investimenti previsti alla viabilità ecosostenibile non sono previsti, un check-up ambientale completo del territorio non è neanche stato preso in considerazione (nonostante le nostre ripetute sollecitazioni) e le scuole sono accorpate per colpa del Governo.
Le priorità insomma sembrano altre, faraonici interventi nel centro storico e svendite di lusso. Si stanno probabilmente ripetendo gli errori del passato, quando si è pensato di realizzare una grande opera, il pontile (ma abbiamo finito di pagarlo o no? ), prima delle fognature che oggi provocano divieti di balneazione durante la stagione.
Costruiamo, cementifichiamo, eseguendo lavori di maquillage vari (vedi Bagno Pietrasanta) ed opere effimere (vedi rotonda sull'Aurelia) con lo scopo di far arrivare sempre più turisti vip e visitatori benestanti in un territorio che senza investimenti strutturali diversi ha difficoltà ad accogliere nel modo corretto chi lo visita chiedendo ancora sacrifici alle frazioni che pagano le tasse come i cittadini del centro storico e della marina, ma ricevono sempre meno.
Ma non è che Mallegni vuole candidare Pietrasanta alle olimipiadi del 2024?
giovedì 8 settembre 2016
Polemiche e risposte sulla trasparenza mancata
Recall e metodo a 5 Stelle
mercoledì 17 agosto 2016
"Pietrasanta sempre più esclusiva, sempre meno turisti"
martedì 9 agosto 2016
Responsabilità o arroganza?
venerdì 5 agosto 2016
Staffetta per la costituzione
PARTENZA
Marina di Carrara, Paradise Beach, ore 14.30
Marina di Massa, P.zza Bad Kissingen, ore 15.50 – punto ristoro e informativo
Cinquale, parco Undulna, ore 16.40 – punto ristoro e informativo
Forte dei Marmi, Pontile, ore 17.55 – punto ristoro e informativo
Marina di Pietrasanta, Pontile, ore 18.50 – punto ristoro e informativo
Lido di Camaiore, P.zza Lemmetti, ore 19:45 – punto ristoro e informativo
Viareggio, Viale Margherita, ore 20:30 – apericena
venerdì 15 luglio 2016
Sulla sentenza della Corte di Giustizia UE
Fummo tentati all'epoca, lo ammettiamo, di accettare la sfida per poter pubblicizzare le nostre ragioni in materia visto che la stampa ci riserva ben poco spazio mentre abbonda largamente, da anni, in pagine dedicate al "NO alle Aste".
Poi decidemmo di soprassedere, consci che il Demanio non è materia che si può interpretare a piacimento e che comunque, essendo l'Italia uno stato membro dell'UE, è soggetta alla normativa europea prevalente, per cui sarebbe stato inutile accapigliarsi sul niente per fare pubblicità a sindaco e vice-sindaco, sedicenti paladini delle imprese turistiche.
Oggi, Giovedì 14 Luglio 2016, la Quinta Sezione della Corte di Giustizia Europea nelle cause riunite C-458/14 e C-67/15 sentenzia:
1) che l'art 12 , paragrafi 1 e 2 , dlla direttiva 206/123/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio , del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno, deve essere interpretato nel senso che osta, a una misura nazionale, come quella di cui ai procedimenti principali, che prevede la proroga automatica delle autorizzazioni demaniali marittime e lacuali in essere per attività turistico-ricreative, in assenza di qualsiasi procedura di selezione tra i potenziali candidati.
2) Che l'articolo 49 TFUE deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale, come quella di cui ai procedimenti principali, che consente una proroga automatica delle concessioni demaniali pubbliche in essere per attività turistico-ricreative, nei limiti in cui tali concessioni presentano un interesse trans-frontaliero certo.
In pratica la Corte dà ragione al 100% ai “Grillini ignoranti” e non poteva essere altrimenti, perché noi chiediamo solo che venga applicato quello che i nostri legislatori avevano già previsto fin dal 1942, con il Codice della Navigazione, e che è sempre stato ignorato, quando non stralciato o emendato.
Quella di oggi è una punizione severissima che punisce una politica miope, pavida e indecisa. Dieci anni di ambiguità a caccia di voti hanno prodotto questo risultato.
Un risultato che – comunque vada – sarà un insuccesso garantito.
Sarà un insuccesso perché la non-gestione della vicenda delle concessioni balneari ha creato una fortissima spaccatura fra chi le spiagge le aveva e chi no. Fra chi ne ha goduto e chi non ha potuto farlo.
L’incertezza di questi lunghi anni, fra il recepimento della Direttiva e oggi, ha comunque penalizzato tutto il settore. Non sapremo mai quante imprese non sono partite, quanti investimenti non sono stati fatti, quante nuove attività sono morte sul nascere e quanta economia sia stata bloccata in attesa di sapere che fare.
E’ un danno incalcolabile per tutta la collettività.
Sono anni che si parla di politica del doppio binario, ma il Governo ha preferito temporeggiare e sperare che passasse la nottata. Ma la nottata non poteva passare, perché ci sono delle Direttive da rispettare e la Corte UE lo ha ribadito. Le Direttive non sono il Diavolo, sono state create con l’apporto anche dei politici italiani, non scordiamolo.
E possono anche essere un’opportunità. Sarebbe anche il caso di capire che i cittadini non sono solo i bagnini, che hanno fatto sentire forte le proprie ragioni, ma anche quelli che bagnini lo vorrebbero diventare ma che in un mercato bloccato non possono entrare.
Senza mai dimenticare quelli che vorrebbero una fruizione più libera della spiaggia.
Quindi è il caso di rendersi conto che, adesso, il lavoro da fare è un altro: si deve pensare a come applicare la Direttiva Bolkestein nella maniera più giusta ed equilibrata, per far sì che il turismo balneare non ne risenta e per liberare nuove energie positive.
Dobbiamo vigilare perché ad essere tutelate siano le micro-imprese familiari, che hanno sempre caratterizzato l’imprenditoria del settore in Italia, evitando la concentrazione di concessioni nelle mani di multi-nazionali o cartelli appositamente creati (dove, fra l’altro, c’è preoccupazione per le possibili infiltrazioni di criminalità organizzata) e dobbiamo avere un occhio di riguardo per quelle attività che favoriscano la sostenibilità ambientale.
La maniera nella quale saranno scritti i bandi è assolutamente decisiva ed essenziale.
Ci spiace per tutti quei concessionari che hanno sottoscritto l'Atto Formale sottopostogli dal sindaco Mallegni, e di cui tanto vanto si è fatto alle varie riunioni di categoria, dove si è anche lanciato nella proposta di un rappresentante politico unico a Roma, che tuteli gli interessi dei concessionari balneari e che risponda direttamente agli iscritti alle varie sigle sindacali del settore.
Ha invocato il ritorno al primato della politica e stop ai magistrati che vorrebbero decidere per tutti.
Chi dovrebbe essere, questo rappresentante unico, ci sembra forse di intravederlo.
Da oggi la proroga al 2020 è nulla, le concessioni in essere sono abusive, ed è bene che il Governo non si inventi altri intrallazzi perché i cittadini non sopporteranno oltre, di sicuro non sono più disposti a pagare onerose procedure di infrazione per tutelare i privilegi di chi è abituato a scriversi le leggi a proprio uso e consumo.
M5S Pietrasanta
giovedì 14 luglio 2016
Metodo a 5 Stelle
L'uso del virgolettato per i comunicati è quindi fuorviante di un metodo di lavoro e di una condivisione che si esprime nelle nostre assemblee e sui nostri strumenti di lavoro online.
Invitiamo tutti a partecipare per dire la loro, perché solo nel movimento "uno vale uno".
M5S Pietrasanta
lunedì 11 luglio 2016
Giù le mani dai parcheggi sulla spiaggia. SI alla spiaggia patrimonio di tutti.
Come nei migliori film western di Sergio Leone, dove il Sindaco è anche proprietario della miniera, del saloon, e fa anche le veci dello sceriffo (anche se non insegue in calzini gli ambulanti sulla spiaggia), anche a Marina di Pietrasanta si cerca di trasformare un Bene Comune, che in tutto il mondo civilizzato occidentale appartiene alla collettività, in un bene privato, dove non ci sia più il rischio di incorrere in fastidiose evidenze pubbliche o aste che aprano la strada a cattive multinazionali, che non hanno altro da fare che lanciarsi in blocco nel turismo balneare "tipico".
Chiederemo ai cittadini di Pietrasanta, con una raccolta di firme che partirà a breve, se veramente vogliono passare sopra una proprietà privata chiedendo il permesso per raggiungere la spiaggia, e chiederemo anche se sono d'accordo a ripristinare un minimo di decenza e legalità facendo in modo che il Comune riassuma direttamente la gestione delle spiagge antistanti le piazze a mare di Tonfano e Fiumetto e le riporti alla destinazione originaria di spiaggia libera.
Solo i cittadini di Pietrasanta hanno il diritto di decidere il destino del patrimonio demaniale, e non certo una forza politica che dovrebbe fare una serena riflessione interna sui conflitti di interesse evidenti a tutti, tranne che a loro stessi, che potrebbero insorgere dalla vendita di un bene demaniale ai propri amici e familiari più stretti.
Il MoVimento 5 Stelle Pietrasanta saluta con favore i segnali di vitalità registrati anche in quella parte della sinistra locale, che per anni ha sapientemente glissato sul tema delle concessioni e delle aste, auspichiamo che questo ennesimo tentativo di privatizzare le coste faccia riemergere le tematiche care a tutte le forze popolari per una nuova concezione dello sfruttamento economico dei beni pubblici che tenga conto delle legittime necessità dei cittadini di godere del mare e del paesaggio, interessi garantiti dalla Costituzione della Repubblica.
Crediamo che sia giunto il momento di ridare la parola ai cittadini prima che sia compiuto un passo irreversibile con l'unica finalità, peraltro illusoria, di sottrarre le concessioni demaniali marittime ad un equo procedimento di evidenza pubblica che consenta a tutti gli operatori economici di competere per valorizzare un bene che appartiene a tutti, come avviene nel resto dei paesi civilizzati.
M5S Pietrasanta
venerdì 8 luglio 2016
Spiaggia di Motrone ||
Non ci sembra una scusa ragionevole dal momento che i cartelli indicanti la vendita di bibite e panini presso il bagno Nautilus non mancano mai. Visto che non si è voluto approntare i bagni chimici per gli avventori, pensiamo che sia indispensabile dare un corretto servizio di informazione segnalando la presenza dei servizi igienici presso lo stabilimento balneare Nautilus, anche pensando ad una struttura infissa non rimovibile. Basterebbe copiare i comuni limitrofi come Forte dei Marmi e Lido di Camaiore.
Chiediamo di sapere se i bagnini utilizzati da Consorzio Mare Versilia sono gli stessi che sono impiegati presso lo stabilimento Nautilus e, se così fosse, se questa AC reputi idoneo e sufficiente l'impiego della stessa manodopera per il controllo di due realtà diverse.
Chiediamo anche perché non si sia voluto prevedere un servizio di ristoro in concessione sull'area del demanio comunale, come quello che veniva subappaltato a privati alcuni anni fa da parte del Club Velico, che potrebbe essere fonte di importanti entrate per il potenziamento e la riqualificazione del servizio pubblico.
Riteniamo che l'assenza di un punto di ristoro e somministrazione di alimenti e bevande alle migliaia di utenti rappresenti un danno per le entrate del Comune, oltretutto negando ulteriori possibilità di lavoro e favorendo invece sempre il privato che eroga lo stesso servizio a poca distanza..
Pensiamo che una sola doccia in riva al mare per l'intera spiaggia sia insufficiente e mortificante per i tanti turisti che affollano la piccolissima e unica spiaggia.
Segnaliamo infine che nella giornata di domenica 3 Luglio alle ore 9.30 la spiaggia libera non era stata pulita, vi erano numerose bottiglie e rifiuti vari sparsi un po' dappertutto.
Per ultimo gradiremmo una maggiore trasparenza e controllo per quanto concerne la convenzione con alcuni stabilimenti che devono mettere a disposizione un certo numero di ombrelloni sociali ma che di fatto non lo fanno, o lo fanno solo sulla carta. Avremmo piacere di vedere una lista di associazioni che usufruiscono degli ombrelloni sociali.Auspichiamo altresì che le forze di polizia e i vigili facessero maggiori controlli durante le ore notturne per tenere lontani dalla spiaggia libera chiunque vada a bivaccare e sporcare e/o vendere materiale contraffatto durante le ore diurne.
Auspichiamo che il Comune, attualmente diretto da un primo cittadino anch'esso concessionario balneare di famiglia, non riservi le sue attenzioni solo alle imprese del settore, partecipando a folcloristiche inaugurazioni di nuovi sportelli bancari, ma si occupi anche e sopratutto dei bisogni essenziali dei semplici cittadini che non possono permettersi di, o non vogliono, pagare per affittarsi un po' d'ombra.
Tutto questo non può prescindere, come il M5S Pietrasanta sostiene da sempre, dal recupero delle altre spiagge libere, Piazza XXIV Maggio a Tonfano e Piazza D'Annunzio a Fiumetto. Solo garantendo un'offerta libera a gratuita in ciascuna frazione si potrà recuperare un qualche equilibrio tra lo sfruttamento economico di un bene pubblico ed il diritto di fruirne dei cittadini, differenziando inoltre l'offerta turistica per le migliaia di turisti stranieri che si indignano costantemente, forse più degli stessi residenti ormai anestetizzati da decenni di stravoglimento dei propri diritti, per la cosiddetta "tipicità" del luogo.
M5S Pietrasanta
giovedì 7 luglio 2016
Spiaggia libera di Motrone
Spiaggia libera di Motrone
Dalla determina 1488 del 28/4/ 2016 del Comune di Pietrasanta con oggetto “Spiaggia libera di Marina di Pietrasanta ( Motrone) – Modalità di gestione del servizio di pulizia e sicurezza balneare anno 2016” si evince che viene rinnovato ,anche per il 2016, il servizio a Consorzio Mare Versilia Marina di Pietrasanta, dal 15 Giugno al 30 Settembre, al costo invariato di 9.600,00 € IVA inclusa, così come stabilito dalla precedente amministrazione.
Dalla convenzione si leggono i doveri del Consorzio :
1) Si obbliga a mettere a disposizione dei frequentatori della spiaggia libera almeno 3 servizi igienici, di cui uno per disabili, ubicati presso lo stabilimento balneare “Bagno Nautilus”
2) ha l'obbligo della pulizia della stessa con uno o più interventi che dovranno concludersi entro e non oltre le 9 del mattino.
3) dovrà provvedere alla sorveglianza con apposito personale alla sorveglianza bagnanti dalle ore 9,00 alle ore 19,00.
4) dovrà vigilare sul corretto uso dell'arenile informando tempestivamente l' Amministrazione.
5) si obbliga a far accedere alla spiaggia gli utenti liberamente e gratuitamente con la propria attrezzatura e si obbliga al contempo a non affittare attrezzature
Si evince altresì che : il Comune di Pietrasanta si obbliga a garantire il posizionamento di un congruo numero di bidoni raccogli immondizia nell’area della “spiaggia libera”, al posizionamento di un adeguato cassonetto, lato mare del Viale Roma e al posizionamento di una passerella per portatori di handicap.
Tutto quanto sopra riportato ci chiediamo:
A) E' normale e giusto che a fronte delle migliaia di cittadini che non vogliono o non possono permettersi di pagare per fare balneazione lungo la fascia di spiaggia di Marina di Pietrasanta di 4 km insista solo 1 (una) spiaggia libera di 57,13 metri lineari?
B) Perchè nella convenzione non è fatto obbligo a Consorzio Mare di esporre cartelli indicanti la disponibilità dei 3 servizi igienici c/o il bagno Nautilus, non avendo il Comune approntato nessun altro tipo di servizio igienico per i fruitori della spiaggia libera?
M5S Pietrasanta.
venerdì 24 giugno 2016
GeV, Mare Pulito, Rifiuti ed ambiente
Ripeteremo questa verità fino allo sfinimento fino a che non vedremo su atti amministrativi del nostro comune una programmazione a lungo termine per tutelare veramente l'ambiente e quindi la salute dei cittadini.
Allo stadio di Pietrasanta c'è un cartello: “Benvenuti a Pietrasanta città d'arte e di mare pulito”, peccato che la realtà degli ultimi mesi certifichi che questa frase è fuorviante agli occhi di chi legge. O decidiamo di fare una correzione aggiungendo “fino alla prossima ordinanza di divieto di balneazione” oppure meglio fermarsi a città d'arte. Poi arriva “la soluzione” (volutamente tra virgolette) di usare l'acido peracetico. Illuminante soluzione, se non fosse che al massimo si annientano batteri e chissà quale altra forma di vita dal fosso fino a mare, ma sicuramente non si risolve il problema a monte.
Rifiuti, Guardie ecologiche volontarie e decoro urbano: ieri in CC si è votato un regolamento discusso prima in commissione ambiente e poi regolamenti che prevedeva la figura della guardia ecologica volontaria. Tralasciando il piccolo dettaglio che in commissione ambiente era stata condivisa la necessità di dare priorità a persone con CV improntato all'ambiente (come studi o professionalità pregresse), stabilire criteri di valutazione trasparenti e la pubblicazione dei CV presentati, tutte voci magicamente scomparse dal regolamento che nella sua versione finale stabiliva la nomina sindacale, abbiamo qualche dubbio. Perché durante la discussione è emerso che la maggioranza vede queste risorse come guardie contro l'abbandono dei rifiuti, mentre per noi una guardia ecologica è molto di più e come tale deve avere la capacità di saper valutare la gravità della situazione con cui viene a contatto. Preso atto di questa differente visione e delle iniziative lodevoli di fare cultura contro l'abbandono rifiuti già nell'età scolare sottolineiamo che anche in questo caso stiamo parlando di una lotta alla conseguenza e non al problema, cioè l'eccessiva produzione dei rifiuti. Se si producessero meno rifiuti pagheremmo meno tasse, inquineremmo meno l'ambiente e ci sarebbero meno dispersioni incontrollate. La politica dovrebbe parlare di questo ancor prima di sistemi educativi e repressivi, ma dopo un anno dall'insediamento e dopo che più volte come opposizione abbiamo portato il tema dei rifiuti zero all'attenzione della giunta ancora niente si muove su questo fronte.
Quando in campagna elettorale ci chiedevano quale sarebbe stato il nostro primo obiettivo la risposta era scontata, check-up ambientale per valutare lo stato di salute del nostro territorio. Non per curare i sintomi, ma per capire le cause, perché solo così si cambia veramente il trend e si aiutano tutte le categorie dell'indotto turistico che alimenta la nostra economia locale e si tutelano i cittadini dai possibili rischi connessi ad una mancata opera di prevenzione.
Per noi questa è la strada, il resto è propaganda. Curiamo il nostro ambiente per poter invitare i turisti in un luogo salubre e bellissimo e far sentire al sicuro chi ci vive e che negli ultimi anni ha perso fiducia nella credibilità delle istituzioni.
sabato 4 giugno 2016
Onestà e metodo
A seguito delle notizie che molti di voi avete appreso tramite la stampa locale, credo sia giusto fare alcune doverose precisazioni.
Ho già segnalato la situazione all'assemblea ed ai responsabili nazionali in tempi non sospetti.
Non sono ancora stato raggiunto da alcun provvedimento, ma appena accadrà sarà mia premura inviare tutto allo staff e condividere tutte le informazioni con l'assemblea.
Come movimento ci siamo dati delle regole di comportamento e come portavoce ho ritenuto corretto rimettere il mandato presentando dimissioni formali all'assemblea, che per noi è sovrana e rappresenta il luogo fisico e virtuale in cui democraticamente si prendono le decisioni.
Qualsiasi decisione sarà presa verrà rispettata, ma il mio impegno non cambierà e chiunque entri al mio posto avrà la stessa voglia e la stessa determinazione nel cercare di cambiare la politica.
Sperando di riuscire ad organizzare un evento pubblico che dia la possibilità a tutti di esprimersi in merito (anche se il voto sarà limitato agli attivisti, come da regolamento) auspichiamo la partecipazione di molti per riuscire ad affrontare in modo aperto e civile il dibattito sul tema.
Crediamo nella giustizia e speriamo di poter portare le nostre ragioni in fase processuale.
N. B. Non credete a chi vuol fare di questa situazione una battaglia personale, intima o familiare. Le nostre denunce si basano su documenti, il resto come si dice è noia.