giovedì 31 dicembre 2015

Auguri e non solo...

Si chiude oggi un anno ed è tempo di fare qualche bilancio, politico e non solo.

Per la prima volta il MoVimento 5 Stelle è entrato, anche se con un solo consigliere, in uno dei comuni della Versilia storica.
In questa metà anno abbiamo provato a stimolare la discussione, fuori e dentro il palazzo, sui temi che riteniamo fondamentali: acqua pubblica (senza se e senza ma), mobilità sostenibile, rifiuti zero, sociale, ambiente.
Segnaliamo ai lettori che con dispiacere alcune delle nostre proposte sono state modificate nella fase di discussione dalla maggioranza, formalmente e sostanzialmente, in modo da alterare in parte il significato ultimo del testo. La mozione sul baratto amministrativo e quella sui distacchi e minimo vitale garantito di Gaia ad esempio sono state occasione per mettere alla prova le idee ed i principi della maggioranza. Peccato che la battaglia per il minimo vitale garantito per tutti e la medesima retribuzione per un dispendente comunale ed un soggetto che richiede il baratto amministrativo non siano stati votati, perché per noi erano espressione di equità sociale.

Per la vicenda tallio, oltre ad aver dimostrato interesse e studio dell’argomento, probabilmente meglio di qualsiasi altra forza politica prima e dopo le elezioni (forse perché essere LIBERI da ogni condizionamento e pregiudizio aiuta a vedere le cose con più chiarezza?), abbiamo presentato un esposto che va a ripercorrere le vicende storiche che hanno contraddistinto la vicenda.
E’ in fase di definizione l’esposto per la vicenda TARI balneari a seguito dell’identificazione di una irregolarità nella definizione della tariffa per gli anni 2013 e 2014, così come confermato anche dalla vicenda del triplice passaggio in giunta (doppio per il consiglio comunale) del regolamento e piano finanziario per l’anno 2015.

Noi abbiamo fatto questo, e molto altro, anche grazie ai cittadini che hanno creduto in noi e votato un movimento giovane, ma motivato a cambiare veramente in meglio Pietrasanta, creando consapevolezza ed informazione senza imporre. I principi di democrazia e partecipazione diretta, che per noi sono così importanti, hanno contraddistino la nostra azione all’interno del Consiglio Comunale ed auspichiamo di avere ancora più contatto con i cittadini nel prossimo anno, in modo da portare la voce di tutti dentro il palazzo.

Doveroso anche fare una breve considerazione sulla maggioranza, che in questi mesi si è spesso dimostrata arrogante nei modi e nelle espressioni verbali, ma su cui pesano di più le decisioni sui temi che le sterili polemiche.
La decisione sui parcheggi a pagamento h24, rimuovendo i posti per i residenti, la strumentalizzazione della vicenda presepe con la pessima figura del nostro comune in diretta nazionale, l’eccessiva spesa per le luci natalizie, le strampalate proposte per il rifacimento della Versiliana (che stravolgerebbero completamente la sua natura e la sua storia), il pasticcio sulle borse lavoro, il viaggio in Alabama di cui si capisce poco il ritorno effettivo e tanto altro hanno dimostrato una sbandierata capacità di amministrare che non si percepisce realmente nei fatti. Spendere tanto tempo e soldi nella comunicazione non significa fare le cose, ma dire di farle o dire di averle fatte bene. 
La mostra “Gabbia-no” rappresenta un decadimento del valore sostanziale delle cose rispetto al valore che la comunicazione ed un impoverimento sociale e culturale offrono ad un evento altrimenti mediocre. E’ la vittoria del sembrare e non dell’essere, dell’effimero sul vero. La rivoluzione culturale che il MoVimento sta cercando di portare avanti affronta anche questo tema con serietà, perché vuole che i valori fondamentali di una società sana siano il cuore pulsante di una comunità. 
Per questo motivo, e per molti altri, riteniamo l’operato di questa amministrazione insufficiente, ma soprattutto che punta alla direzione sbagliata, a meno che non si vogliano impoverire sempre di più le nostre menti e le nostre coscienze.

Un ultimo punto, ma non meno importante, riguarda la battaglia per la gestione pubblica dei rifiuti. Il 24 dicembre scorso in consiglio comunale abbiamo contestato TUTTI i passaggi che stanno portando alla privatizzazione della gestione dei rifiuti della Toscana. Abbiamo messo in guardia l’amministrazione sul rischio delle tariffe in aumento, a causa della mancanza di concorrenza, e della probabile direzione scelta dal privato, ovvero l’incenerimento. Durante la discussione è emerso che la maggioranza è contraria all’entrata in Reti Ambiente Spa e che ha fatto di tutto per non entrare, ma il passaggio è obbligatorio. Come già detto in Consiglio non mi risulta che questa posizione del nostro comune sia emersa all’interno dell’assemblea ATO. Chi invece si sta battendo contro il gigante RA è il sindaco di Livorno Filippo Nogarin che oltre che contestare apertamente e dichiaratamente le scelte ha esplicitato davanti ai soci di RA tutti i motivi della nostra contrarietà a questa gestione della società, richiedendone la liquidazione mediante presentazione alla guardia di finanzia di una serie di irregolarità durante la gestione della società negli ultimi mesi.
Potete prendere visione di queste ai seguenti link youtube:

Ricordiamo a tutti che per combattere le battaglie non basta dire di farlo, ma bisogna studiare, prepararsi ed avere la libertà e la coerenza di poterle fare. La grande forza di un MoVimento come il nostro è che non siamo influenzati da conflitti di interessi, vicende penali, manie di protagonismo, volontà di fare carriera politica e disonestà intellettuale ancor prima che mancanza di etica.

Auguriamo a tutti una buona fine di 2015 ed un felice 2016, all’insegna della legalità, coerenza ed onestà. Noi vi garantiamo il nostro massimo impegno per portare i nostri principi all’interno della discussione della nostra collettività, con l’interesse di informare e consapevolizzare le persone sulle scelte che tutti noi dovremmo fare nell’interesse collettivo, auspicando che un giorno anche a Pietrasanta sia possibile utilizzare uno strumento democratico innnovativo come il referendum propositivo senza quorum, per far entrare le proposte della collettività nell’agenda politica della nostra amministrazione.

Tanti auguri e buone feste.

MoVimento 5 Stelle Pietrasanta

Sindaco di Zeri e acqua pubblica

Quando di parla di acqua pubblica il Movimento 5 Stelle c’è, sempre. “L’appello del Sindaco di Zeri, per impedire che il suo comune confluisca in Gaia S.p.a. l’abbiamo raccolto già diversi mesi fa”. A parlare è il consigliere regionale Giacomo Giannarelli che aggiunge: “Abbiamo fatto tutto il possibile, ora la battaglia sarà a suon di carte bollate tra comune e regione e tra i cittadini - e quindi anche noi - per chiedere il rispetto dell’esito del referendum. Oltre alla facile demagogia di alcune forze politiche abbiamo fatto parlare le nostre azioni in regione”. Ma non solo. La legge che imporrebbe a Zeri di entrare nell'ambito territoriale ottimale “Toscana Nord”, il cui ente gestore è, appunto, Gaia, ha una matrice nazionale, e in questo senso il M5S si è mosso anche a livello parlamentare firmando un disegno di legge, in discussione in commissione ambiente della Camera dei deputati, che rispecchia gli esiti referendari del 2011 e chiede una gestione dell’acqua suddivisa per bacini idrografici e in mano completamente pubblica. “Il Presidente Enrico Rossi” conclude Giannarelli, “sta invece andando nella direzione opposta: una grande società per azioni, partecipata dal privato, che gestisce l’acqua di tutta la regione ma i risultati sono già sotto gli occhi di tutti: qualità dell’acqua peggiorata ovunque e le tariffe toscane più alte d’Italia”.

A quei partiti che tentano di riciclarsi spacciandosi anche in questo caso come difensori dell'acqua bene comune vogliamo ricordare che il decreto legislativo che ha permesso a Rossi di intimare la consegna degli impianti di Zeri a Gaia è il dlgs 152/2006 del governo Berlusconi, appoggiato e sostenuto dalla tanto bellicosa quanto dannosa Lega Nord.

Ricordiamocelo cittadini.

sabato 26 dicembre 2015

Sul CC del 24 dicembre scorso

Come saprete, la vigilia di natale si è tenuto il consiglio comunale in cui si discutevano diversi punti, tra cui il piano delle alienazioni, il bilancio 2016 e pluriennale ed il conferimento degli asset del comune a Reti Ambiente S.p.a.

Come preannunciato in un post precedente siamo entrati in consiglio comunale per far mettere a verbale le nostre opinioni sui punti salienti dell'ordine del giorno. Il consigliere ha iniziato l'intervento sul punto 1, le alienazioni, ma volendo fare una dichiarazione più ad ampio spettro è stato interrotto prima della conclusione per permettere agli assessori ed al sindaco di esprimersi per primi sui punti.
Le nostre posizioni in merito alla discussione sono però rimaste ferme, nonostante i proclami e le spiegazioni degli amministratori tutti: se avessimo dovuto scegliere una parola che riassumesse tutto l'odg potevamo tranquillamente usare PRIVATIZZAZIONE.
Il piano delle alienazioni è ampio e prevede di far entrare nelle casse diversi soldini, una tantum, dalla cessione di beni ritenuti non più strategici dall'amministrazione. Riteniamo doveroso far presente che una cessione a prezzi ribassati ora di una proprietà comunale acquistata con il mercato fiorente rappresenta spesso una perdita, quando il comune è stato fortunato a riuscire a vendere. Di fatto le alienazioni sono spesso messe a bilancio per poi non vedere un becco di un quattrino, visto che le aste vanno spesso deserte, per poi dover rimettere le mani con variazioni che a volte sono lacrime e sangue (tutto ovviamente dipende dalle aspettative e dai volumi di denaro di cui si parla).
L'aspetto però che temiamo di più, e su cui abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà, è l'ingresso in Reti Ambiente S.p.a. che rappresenta la cessione della nostra quota di Ersu S.p.a. ad una società che gestirà i rifiuti di ATO Costa e che andrà di fatto verso la privatizzazione del servizio. Senza concorrenza, con il privato che vuole speculare, ed una politica poco lungimirante sulla gestione dei rifiuti (si parla di incenerimento, non di rifiuti zero, sfortunatamente) si cede la sovranità della tariffa e non solo. Lo scenario più ottimista vede un futuro innalzamento della tariffa, di nuovo, quello peggiore l'incenerimento e sottolineiamo che ovunque si costruiscano gli inceneritori il problema ambientale e sanitario rimane.

La nostra posizione sul bilancio è poi stata espressa soprattutto per le mancate decisioni politiche con visione futura, più che a breve o brevissimo termine. Manca totalmente, a nostro avviso, un'investimento per il trasporto urbano sostenibile. Abbiamo la fortuna di vivere in una parte di Italia in cui per diversi mesi l'anno ci si può spostare in bici, o altri mezzi tecnologicamente avanzati, per non parlare dei mezzi pubblici, ma non disponiamo di una infrastruttura adeguata. Bisogna avere il coraggio di togliere il più possibile il traffico dal nostro centro storico e non solo e di invogliare le persone ad utilizzare mezzi di trasporto sostenibili; basti vedere l'iniziativa del comune di Massarosa che finanzia chi va a lavoro in bici. Limitata la visione a lungo termine della gestione rifiuti, anche in considerazione della cessione di sovranità esplicata prima. Mancante un sano e doveroso investimento per un check-up ambientale serio ed esteso a tutto il territorio Comunale, perché ormai si deve giocare sulla prevenzione, che costa poco, prima del ripristino o correzione degli errori, che costa molto di più. Sul sociale si è fatto qualcosa, ma anche grazie alla nostra mozione, passata in consiglio comunale, sul baratto amministrativo, che ha offerto uno spunto su cui lavorare all'assessore Santini. 
Dopo aver espresso tutti questi punti, ed aver dichiarato la nostra contrarietà alle decisione politiche prese dalla maggioranza, siamo usciti dall'aula senza esprimere il nostro voto.

Come tutti sanno il movimento valuta solo ed unicamente le proposte, senza considerare le forze politiche che le presentano, e durante la lettura della documentazione in discussione ci siamo trovati più volte a dire "noi avremmo fatto diversamente", come sui parcheggi, l'illuminazione natalizia, la raccolta differenziata pesata per una sola categoria e tanto altro. Il cambiamento che noi auspichiamo per Pietrasanta è ancora lontano dall'essere concretizzato, ma noi stiamo lavorando per portare in consiglio le nostre proposte, con il solo obiettivo di veder migliorare la vita di tutti i cittadini.


Tanti sentiti auguri e buone feste.

Movimento 5 Stelle Pietrasanta

mercoledì 23 dicembre 2015

Sul CC del 24 dicembre

Dopo qualche giorno di riflessione il Movimento 5 Stelle Pietrasanta ha deciso, in considerazione delle osservazioni che abbiamo già spiegato in questo articolo, ma anche altri, di entrare domani mattina in consiglio comunale per leggere una dichiarazione, per poi uscire.
Non usciamo per andare a fare compere o per farci un giro da qualche parte, ma rimarremo fuori dal Comune per rispondere alle domande che i cittadini vorranno farci e per dire la nostra su alcuni punti a quelle persone che si dimostreranno veramente interessate ad ascoltarci.

Invitiamo quindi tutti domani mattina, dalle ore 9, davanti al Comune.



venerdì 18 dicembre 2015

Sulla calendarizzazione del CC in data 24

La vicenda della calendarizzazione del consiglio comunale del 24 dicembre sta acquistando un aspetto quasi ironico, che vorrei chiarire.

In data 4 dicembre scorso abbiamo ricevuto per la prima volta una parte degli atti collegati al bilancio (il DUP) ed in data 5 dicembre abbiamo lo schema di bilancio di previsione 2016-2018 approvato in giunta il 4 dicembre, assieme alla proposta di delibera consiliare del piano triennale per le alienazioni e valorizzazioni per gli anni 2016-2018.

Proprio in data 5 dicembre si è svolta, presso la sala della giunta, la capigruppo in cui ci eravamo lasciati con la volontà di definire, nella successiva commissione bilancio prevista per l'11 dicembre, la data del CC. Durante tale capigruppo è emersa (non da noi) la volontà di calendarizzare il CC in data 24 o 25 per non ritardare la partenza per le vacanze ed è stato RICHIESTA alla minoranza la disponibilità a calendarizzare il CC PRIMA dei 20 giorni previsti dal regolamento (date ipotetiche dal 21 al 23). La capigruppo si è così sciolta con la concordata volontà di discutere negli appuntamenti successivi la possibile data e con il nostro impegno a verificare se ci fosse il tempo materiale per valutare tutto il materiale in tempo.

Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione per commissioni nella settimana successiva, ma una mail in data 10/11 dal presidente del consiglio che ci informava che, non essendo pervenuta la convocazione per la commissione bilancio, la riunione sarebbe stata convocata la settimana successiva.

Abbiamo ricevuto la convocazione e la chiamata telefonica per la commissione prevista per il giorno 18 (a cui il consigliere non poteva partecipare per impegni lavorativi fuori sede) in data 14 dicembre.

Solo in data 16 dicembre veniva però ricevuta la comunicazione che un importante documento allegato al bilancio, ovvero il parere del collegio dei revisori dei conti, era disponibile presso la segreteria.

Vogliamo puntualizzare che il consigliere Lari non ha ricevuto, dalla data del 5 dicembre alla data del 14 dicembre (convocazione commissione bilancio) alcuna richiesta in merito alla calendarizzazione e che anche dalla data 16 dicembre non è stata richiesta la disponibilità, da mettere ovviamente per scritto, a discutere in Consiglio Comunale i documenti non pervenuti nel tempo dei 20 giorni previsto dal regolamento.

Avendo già dato ampia disponibilità sulle date per la calendarizzazione del discusso Consiglio Comunale durante la capigruppo del 5 dicembre ci riteniamo offesi dalle accuse di voler posticipare la data per mancanza di dedizione alla carica, considerando che il nostro consigliere non ha previsto vacanze durante il periodo in discussione. Come se non bastasse non abbiamo ricevuto alcuna richiesta per calendarizzare la data del CC non rispettando il periodo di 20 giorni previsto nel regolamento comunale (che riteniamo appena sufficiente per studiare tutta la documentazione in discussione per una convocazione come questa), considerando infatti che l'ultima parte della documentazione è pervenuta solo in data 16 dicembre.

Tutto questo premesso e considerato facciamo notare che non è questo il modo di rispettare le minoranze e la trasparenza ben espressa dalla legge e dai regolamenti. Stiamo valutando la possibilità di non entrare in Consiglio il 24 dicembre e di rimanere fuori dall'edificio comunale per rispondere alle domande dei cittadini interessati alla nostra opinione sui documenti in discussione e sulle scelte politiche che questa amministrazione sta portando avanti con una arroganza che poco si confà ad un'ottica di cooperazione tra le forze politiche votate dai cittadini, che hanno il compito di amministrare nel migliore dei modi il nostro comune.

giovedì 10 dicembre 2015

La crociata contro il nemico immaginario

Da giorni media e social sono invasi dalle discussioni in merito alla decisione di una coordinatrice di non addobbare il presepe natalizio in un asilo nido, a detta di alcuni per non ledere i bambini e le famiglie di una fede diversa dalla nostra. Ma se non fosse proprio questa la causa scatenante dei “calci in culo”? Sin dal 2003 l’allestimento del presepe non è previsto nel programma pedagogico di diverse strutture scolastiche del nostro comune che ospitano bambini dai 12 ai 36 mesi. Il motivo di questa scelta poco ha a che fare con la questione religiosa, ma solo di sicurezza, essendo il presepe composto da oggettistica solitamente di piccole dimensione, facilmente ingeribile per un bambino di quell'età che ha il vizio di mettersi gli oggetti in bocca. Questa limitazione non ha però impedito a questi asili nido di festeggiare il natale, anzi! La domanda che sorge spontanea è quindi la seguente: dal 2003 al 2010, in piena amministrazione Mallegni, il presepe non è mai stato allestito. Come mai per ben 12 anni questo non è stato un problema? Un altro motivo di discussione è stato il crocifisso, al momento assente. Ma anche qui devo dire che ci sarebbe da puntualizzare una cosa: l’inaugurazione dell’asilo nido è avvenuta nel 2008, alla presenza del sindaco Mallegni, il crocifisso non c’era e non è stato installato neanche nel successivo biennio della stessa amministrazione. Come mai per ben 7 anni tutto questo non è stato un problema?
Quello che è certo è che ad oggi la montatura mediatica eccessiva sta influenzando in negativo la didattica nell'asilo nido oltre che mettere sotto pressione educatrici e famiglie che non hanno lamentato negli anni passati alcun fastidio per l’assenza del presepe o della croce nelle aule. L’ennesimo punto su cui riflettere però riguarda “l’apparire”. Si è deciso di far apparire una cosa diversa da quella che in fondo è? Si è deciso di portare in un nido un presepe non certificato a norma da 0-3 anni, con parti facilmente ingeribili.  Per quale motivo? Per farsi belli con le televisioni ed i giornali chiamati a raccolta per combattere un nemico immaginario? Eppure i nemici veri, in un asilo, ci sono e sono ben visibili. Ad esempio i radiatori con parti in plastica rigida che con il tempo si sono rotte e che durante il periodo estivo sono state coperte con del cartone, cosa ovviamente impossibile da fare durante l’inverno. Questa situazione di vero pericolo è già stata segnalata più volte, ma per questa non c’è stata la medesima attenzione. Qualche settimana fa, in consiglio comunale, il sindaco ci ha rimproverato di fare demagogia, sostenendo che nessuno meglio di lui la sa fare. Non è che per caso… demagogia portami a Roma? Un ultimo spunto di riflessione: per capire che non si stava veramente parlando di una lotta di religione sarebbe bastato chiedere quante sono le famiglie di fede diversa da quella cristiano/cattolica in quella scuola e chiedere a quella/e famiglie se erano d’accordo a fare il presepe. Ce ne risultano due, che avevano tra l’altro espresso parere favorevole  all'allestimento. Peccato che si preferisca sacrificare la verità per meri tornaconti personali.


N.B. Alla trasmissione di Giletti la nostra città ha fatto una brutta figura, ma non perché una mamma ha espresso la sua opinione. Rassicuriamo tutti che le parole "gli do dei calci nel culo" non rappresentano il nostro modo di essere accoglienti, ospitali e solidali con i cittadini e tutti quelli che vogliono visitare la nostra bellissima Pietrasanta.

venerdì 4 dicembre 2015

Il Dividente Demaniale di Pietrasanta




Il 24 novembre 2015 la giunta Mallegni ha approvato con voto unanime una deliberazione che prevede lo spostamento del “dividente demaniale” in maniera tale da sottrarre al demanio marittimo la porzione di spiaggia su cui insistono i manufatti (leggi “stabilimenti balneari”) e conseguentemente sottrarre allo spauracchio della Bolkestein, e alle regole del mercato interno, il comparto del cosiddetto turismo balneare tipico. La Regione Toscana, in applicazione del D. L. 78 del 19 giugno 2015, ai sensi dell’Art. 7 comma 9-septiesdecies della L. 125/2015, che attua il precedente Decreto 78/2015, aveva richiesto ai comuni costieri una mera “RICOGNIZIONE” delle aree del demanio marittimo ai fini di una corretta perimetrazione del “dividente demaniale”. L’occasione era ghiotta e i nostri eroi non se la sono fatta sfuggire: al punto 3) della deliberazione della giunta pietrasantina si legge infatti un’ampollosa enunciazione delle ragioni che vorrebbero sottrarre alla direttiva Bolkestein la fascia di demanio marittimo su cui insistono i fabbricati per trasferirla al demanio comunale, gabbando in scioltezza la direttiva che tenta di riportare nell’ambito della concorrenza anche questo importante settore dell’economia nazionale, che fino ad oggi è stato sottratto alle leggi del libero mercato a colpi di proroghe illegittime. Si parla di sottrarre le coste italiane a potenziali "appetiti speculativi", certo non a quelli di chi ne gode invariabilmente da molti decenni.
Contemporaneamente tutti gli altri comuni costieri, da Piombino a Viareggio, a Montignoso (Deliberazione di giunta 223 del 27/11/2015) hanno deliberato in giunta la stessa incredibile richiesta, probabilmente orchestrata dall’alto. 
Niente di strano: si tratta dell’attuazione del famigerato Testo Unico Del Dotto, che l’attuale sindaco di Camaiore ha elaborato in anni di studi giurisprudenziali di concerto con esperti del settore sotto l’egida della Senatrice Granaiola, che già nel 2013 aveva tentato la via della sdemanializzazione con una cordata di onorevoli e senatori del PD e di Forza Italia, naufragata tristemente dopo l'intervento del vice ministro Fassina.
Stranamente Mallegni e Mazzoni, i due balneari della giunta, non erano presenti alla votazione di giunta, quindi i soliti grillini malfidati non potrebbero nemmeno invocare il conflitto di interesse. 
La ragione alla base di questa richiesta sarebbe, secondo i nostri alacri amministratori, la “perdita della demanialità” di detta fascia del demanio marittimo: quindi la “demanialità” viene meno semplicemente per il fatto che sull’arenile sono stati costruiti alcuni fabbricati. Il giochino è semplice, chi prende in concessione un arenile e ci costruisce sopra lo vede trasformare da demanio marittimo a demanio comunale, e quindi si vede liberato dall’incubo della Bolkestein. Se un soggetto costruisce su un terreno privato il manufatto, per accessione, viene acquisito dal proprietario del terreno; se invece un soggetto costruisce sul demaio marittimo, che appartiene a tutti i cittadini, non solo conserva la proprietà del manufatto ma, grazie alle amministrazioni PD e Forza Italia della Toscana, riesce a sottrarsi alle leggi della libera concorrenza nel mercato interno fino a diventare proprietario dell’intera area. 
Il MoVimento 5 Stelle si oppone fermamente a questa ennesima porcata finalizzata a privatizzare la spiaggia, che appartiene a tutti i cittadini, e auspica che la giunta Mallegni dedichi le stesse energie anche alle problematiche delle altre categorie economiche di Pietrasanta, non solo a quelle che interessano personalmente ai membri della giunta.
Fonti: deliberazione di giunta n. 256 del 24/11/2015