giovedì 30 luglio 2015

Sul CC del 29 luglio e considerazioni

Questa mattina si è svolto il secondo consiglio comunale della terza amministrazione Mallegni.

Vogliamo, in maniera più che mai trasparente, informare i cittadini sui nostri voti in Consiglio Comunale e le motivazioni che ci hanno spinto a prendere queste decisioni (ricordiamo che la registrazione audio integrale del CC è disponibile sul sito ufficiale del comune).

Potete prendere visione dell'ODG cliccando qui


  • Comunicazioni del Presidente

Sono state principalmente usate dal Sindaco Mallegni per spiegare come le scelte imposte da alcuni dei documenti all'ODG siano frutto di scelte della precedente amministrazione e non della sua. Verranno quindi approvati e poi si inizierà il lavoro di modifica con le impostazioni politiche della nuova amministrazione.


  • Piano per le alienazioni e valorizzazione del patrimonio comunale 

Il Movimento è, in linea di principio, contro l'alienazione di beni comuni per ripianare un debito fatto per mala-amministrazione e gestione del patrimonio pubblico. Nel caso specifico degli elementi al vaglio del presente CC, dal valore complessivo di 2 milioni, il Movimento fa presente che la maggior parte di questi lotti o appartamenti sono già stati oggetto di precedente tentativo di vendita, ma nessuno li ha acquistati. Iscrivere quindi a bilancio somme, che per l'intero bilancio di previsione arrivano a 7 milioni di euro, rappresenta "una scommessa" su somme fittizie che difficilmente (anche alla luce del delicato momento economico) il comune avrà veramente a disposizione.
Il Movimento vota quindi Contro.


  • Regolamento per l'applicazione della tariffa sui rifiuti (TARI)

Il Movimento vota contro, utilizzando la dichiarazione di voto del successivo punto per dare una motivazione "aggregata".


  • Piano Finanziario e determinazione delle tariffe della tariffa della tassa sui rifiuti (TARI)

Il Movimento, dopo aver studiato attentamente i documenti, ha notato che all'articolo 21, comma 1, nota b si definisce una riduzione di tariffa per "stabilimenti balneari in cui l'attività è svolta per un periodo non superiore a sei mesi continuativi nel corso dello stesso anno solare, riduzione del 30%".
Nonostante la riduzione sia lecita, anche in considerazione delle sentenze in merito, riteniamo che stabilire una riduzione per una sola categoria che svolge attività annuale inferiore ai 183 giorni nell'anno solare definisca un profilo di iniquità fiscale nei confronti di tutte le altre categorie, appartenenti a questo insieme, che sono presenti sul nostro territorio. Questa riduzione ci risulta presente dal 2013, in ambito TARES.

Oltre a questo bisogna considerare che, nel relativo piano finanziario per la determinazione delle tariffe si stabilisce un aumento medio (così definito sia in conferenza capigruppo che in CC, ma vedere il confronto tariffe sotto per maggiori delucidazioni) di circa 8% spalmato sui 31 codici ministeriali delle utenze non domestiche, più le utenze domestiche.
In realtà, confrontando le tariffe totali (cioè quota fissa + quota variabile) delle suddette 31 voci emerge che i balneari, categoria evidentemente privilegiata, non hanno subito alcun aumento di tariffa TARI tra il 2014 ed il 2015 (1,61 con QF 0,51 e QV 1,10 nel 2014 ed 1,61 con QF 0,50 e QV 1,11 nel 2015).

Come è possibile vedere dalle tabelle delle tariffe dal 2013 al 2014 c'è stata una sensibile diminuzione di alcune tariffe, che poi sono ri-aumentate nel 2015 per tutte le voci (comprese le utenze domestiche), ma non per i balneari.

Considerando inoltre le tabelle ministeriali che indicano un minimale ed un massimale di applicazione per il calcolo delle tariffe per le 31 voci delle utenze non domestiche emerge che i balneari sono l'unica categoria a cui è applicato un valore inferiore al minimo (0,20 scelto su min 0,45 e max 0,57 per parte fissa e 2,75 su min 4,11 e max 6,18 per parte variabile), uguali a quelli del 2014, definendo di fatto la tariffa totale di 1,61 per entrambi gli anni.

Facendo un rapido conto sui confronti tariffe sono emersi i dati disponibili in questo documento

Per una abitazione di 50mq, con 2 persone, si spenderà circa 7,89% in più, una di 150mq con 4 persone il 6,72% in più, un bagno di 2mila mq attivo meno di 6 mesi l'anno lo 0% in più.

Durante la dichiarazione di voto si è fatto presente questa vergognosa ed ingiustificata agevolazione di una categoria rispetto alle altre. La prima risposta è stata che anche i balneari hanno subito gli aumenti della tariffa, ma dai documenti si evince il contrario. Attendendo di essere smentiti con documenti e dati, non con frasi a difesa di una categoria che evidentemente ha qualche santo in paradiso abbiamo votato contro e richiesto che sia modificato al più presto il regolamento ed il piano ampliando la riduzione tariffaria a tutte le attività che dichiarano una operatività annua inferiore ai 183 giorni e l'adeguamento delle tariffe per eliminare le iniquità fiscali evidenziate sopra.


  • Rinvio al 2016 dell'adozione dei principi applicati della contabilità economico - patrimoniale e del bilancio consolidato.

Per quanto riguarda questo punto, ed il punto 8, per problematiche tecniche non abbiamo ricevuto la documentazione e quindi non abbiamo potuto studiare la questione a fondo. Il nostro voto è stato contrario in quanto, conoscendo la materia a grandi linee, crediamo ci possano essere linee guida migliori per la gestione del patrimonio e delle finanze dell'amministrazione.
Per chi fosse interessato è possibile prendere visione di una spiegazione tecnica qui.


  • Bilancio previsione 2015 - relazione previsionale programmatica - bilancio pluriennale 2015-2017 - allegati - esame - approvazione.
Per quanto riguarda questo punto, come già emerso durante la discussione giornaliera, abbiamo deciso di votare contro per 3 punti importanti, che sono anche presenti sul documento della corte dei conti e dei revisori, riguardanti proprio il bilancio preventivo 2015. Si fa riferimento al valore dei beni che il comune vuole alienare, credendo irrealistiche le previsioni di vendita di 7milioni di beni, così come l'iscrizione a bilancio di una somma, per oneri di urbanizzazione, di circa 3 milioni di euro quando nel 2014, a fronte di una previsione di 2,4 milioni, sono stati incassati 689mila euro. La somma prevista per gli oneri di urbanizzazione aumentano nel 2016 a 3,175milioni di euro. La considerazione politica è ovviamente che, a meno che si voglia cementificare anche la Versiliana e che la crisi del mercato immobiliare non scompaia domani mattina, queste voci rappresentano una cattiva interpretazione del momento storico che vive il nostro paese e ritenute "pericolose" dalla stessa corte. Dal medesimo documento si legge della preoccupazione si apprende di un "abuso dell'anticipazione di cassa" che come si può vedere dai dati SIOPE al 30/06 (se aggiornati e consistenti) si aggira intorno ai 63 milioni a fronte di una restituzione di 49 milioni. Questo denota una difficoltà nella gestione di cassa e si sottolinea la perplessità di questo operato per i riflessi negativi sul bilancio per i costi connessi ad esposizione bancaria. Esiste inoltre una delibera, n° 88 del 2015, che ha determinato l'importo massimo limite di anticipazione di cassa in 16 milioni, inferiore alla differenza di 24 milioni dei dati SIOPE sopra citati.
In considerazione di queste osservazioni, il Movimento vota contro.

  • Nomina rappresentanti del consiglio comunale dell'Unione dei Comuni della Versilia.
Era prevista la nomina di due consiglieri di opposizione e due di maggioranza, oltre ovviamente alla presenza del sindaco. L'opposizione ha nominato Forassiepi e Lazzerini.

  • Conferma convenzione tra il Comune di Pietrasanta ed il Comune di Seravezza per la gestione del nido per l'infanzia di Strettoia.
Come sopra spiegato non abbiamo avuto la possibilità di prendere visione del testo e quindi si è preferito astenersi.



mercoledì 29 luglio 2015

Sul rimborso delle bollette proposto da Gaia

Apprendiamo da fonti di stampa che Gaia Spa si rende disponibile a rimborsare le bollette agli utenti di Valdicastello dalla data della prima certificazione della presenza di tallio nelle acque potabili. 
Questa, che viene considerata da alcuni come una vittoria, non rappresenta che un tassello del cammino per la risoluzione completa del problema tallio e la verifica delle conseguenze sullo stato di salute dei cittadini esposti a tale intossicante. 
Bisogna anche chiarire di cosa stiamo parlando, anche in considerazione della voce che Gaia dichiara come rimborsabile, ovvero la tariffa di acquedotto (che in realtà incide solo in parte alla definizione della somma che trovate in bolletta). Rimarranno quindi probabilmente delusi coloro che si attendono “cifre da capogiro” per poi vedersi rimborsare l'equivalente di qualche mensilità di spesa ordinaria. Esprimiamo inoltre dubbi su come Gaia Spa riuscirà a reperire tali risorse economiche, oltre alle altre spese che sono state sostenute negli ultimi mesi, magari aumentando le bollette per le utenze collegate al gestore? E allora chi paga effettivamente i rimborsi, Gaia o i cittadini Massesi, Viareggini e tutti gli altri, magari anche noi non appena si calmeranno gli animi?
Queste sono domande che il cittadino si dovrebbe porre quando legge titoli e frasi slogan, perché la realtà è spesso molto meno chiara e semplice di quanto si voglia far credere.
L'unica vittoria possibile per la cittadinanza è quella di poter tornare a bere l'acqua dell'acquedotto, sicura che non contiene e non conterrà, sostanze pericolose per la salute, così come coltivare un orticello senza temere che l'acqua utilizzata per irrigare sia piena di arsenico, cadmio, mercurio. 
Un altro punto essenziale è quello che riguarda la comprensione dello stato di salute di tutte le persone esposte. I primi dati emersi dalle indagini di ASL e CNR non mettono al riparo dal dubbio che, nel lungo periodo, alcune delle persone esposte possano presentare conseguenze sulla propria salute. E' dunque fondamentale che sia definita una tabella di marcia per la verifica, nel lungo periodo, delle condizioni di salute degli abitanti di Pietrasanta che negli anni hanno già subito le conseguenze di scelte scellerate come la costruzione di due inceneritori che si sono dimostrati, negli anni, un pericolo per l'ambiente e la salute pubblica.

Chiediamo ai cittadini di non accontentarsi, di non smettere di lottare per i propri diritti. La strada per il raggiungimento dei punti che noi consideriamo come “minimi accettabili” è ancora lunga, ma crediamo che la volontà della maggioranza degli interessati da questa vicenda non siano soddisfatti di vedersi semplicemente recapitare un contentino economico, ma vogliano andare a fondo sulla comprensione dei punti opachi che ancora avvolgono la vicenda.
Il Movimento 5 Stelle sta agendo ad ogni livello istituzionale per ottenere alcune di queste risposte e si muoverà in ogni sede per ottenere giustizia e la sicurezza che ogni cittadino deve poter percepire all'interno della propria abitazione.

A riveder le stelle!

Mozione sul baratto amministrativo

Nella mattinata di ieri il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione denominata "Baratto Amministrativo" con lo scopo di aiutare quei cittadini in difficoltà economica che non riescono a pagare i loro debiti verso l'amministrazione tramutando le somme dovute in ore di lavoro utile alla collettività come pulire, manutenere o abbellire aree verdi, piazza, strade, valorizzando il territorio.
Questo accorgimento, oltre a dimostrare un'attenzione ed una comprensione dell'amministrazione nei confronti delle famiglie e dei soggetti che sono stati messi a dura prova dalla crisi economica rappresenterebbe un modo per evitare gli insoluti annui dovuti a mancati pagamenti di tributi, rette ed oneri.

Il requisito fondamentale di questa proposta pone la base sulla dimostrazione del reale stato di necessità dei soggetti richiedenti, mediante ISEE o altro indicatore, e dona ai soggetti interessati il profilo di dignità e rispetto che meritano oltre che alimentare un senso di appartenenza ad una collettività oltre che diffondere un maggiore senso civico.

Potete leggere il testo della mozione qui

Mentre potete trovare qui e qui due articoli che dimostrano come il baratto amministrativo abbia già riscosso successo in altre realtà.

A riveder le stelle

sabato 25 luglio 2015

“Sicurezza” : Cosa non si farebbe per un po' di propaganda.

La richiesta da parte del Sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni di utilizzare l'esercito come supporto alle FF.OO in Versilia, appare quanto meno grottesca. 
Evidentemente al primo cittadino sfuggono i compiti che i militari dovrebbero svolgere in contesti riconducibili all' operazione “ Strade Sicure “: quali presidiare obbiettivi sensibili, oppure fornire supporto alle Forze dell'Ordine in attività di identificazione e controllo in contesti urbani particolarmente “ caldi “. 
Parlando seriamente in un'ottica molto ampia e concreta, anziché utilizzare i militari per questo tipo di attività, sarebbe più' saggio far uscire i Carabinieri dei vari nuclei di polizia militare dalle caserme di EI, MM ed AM, onerando invece le FFAA (come accade in quasi tutto il resto del mondo) di istituire al loro interno reparti di polizia militare (spogliandone definitivamente i CC), congiuntamente, ridurre drasticamente i distacchi sindacali (alle FFPP civili) e schiodare dagli uffici i tanti “imboscati” (sostituendoli, ovviamente, con impiegati civili), nonché sopprimendo gli Enti superflui (svariati alti comandi periferici di CC e GdF, in primis, che sarebbe opportuno far tornare all'ordinamento serbato fino agli anni '90: via generali, via stati maggiori al loro servizio, relativo personale restituito in pianta stabile al servizio operativo a favore della collettività). 
Per togliere ulteriormente quel velo fumoso di propaganda , che la cittadinanza pietrasantese non merita, ci giova ricordarLe che il maggior “ saccheggio “ di uomini, mezzi e risorse ai danni delle Forze dell'ordine “ realmente “ preposte al controllo del territorio, con compiti di Pubblica Sicurezza e Polizia Giudiziaria ( competenza che l'Esercito di fatto non avrebbe comunque ), avviene a causa dei famosi “ supporti a personalità “, meglio conosciuti come “ scorte “. 
Quei simpatici carrozzoni tanto cari ai suoi amici parlamentari e ministri, mai smantellati ed opportunamente rimodulati, né dall'attuale compagnia di avanspettacolo in carica Renzi – Alfano, né dalle precedenti a Lei tanto care; in primis la nota coppia Berlusconi – Maroni. 
Il nostro Sindaco dovrebbe sapere che, se paradossalmente ( ma non troppo ) utilizzassimo a pieno servizio della comunità, per capirci nelle strade, tutti gli uomini delle FF.OO che solo nei mesi di luglio/agosto transitano al seguito dei vari politici famosi, recentemente ma non ultimo, il Ministro della Pubblica Istruzione Giannini, il cui servizio di scorta appare indispensabile, potremmo organizzare il “ Festival della Sicurezza “!!! 
E' evidente che il nostro Sindaco sta semplicemente "sgomitando" per guadagnarsi uno spazio nel centro-destra (o in quel che ne rimane) a livello regionale e nazionale, con frequenti apparizioni anche sulle reti televisive, e lo fa con iperboli e paradossi quale il recente battibecco con la Prefettura riguardo al rifiuto di accogliere rifugiati, ben sapendo che ciò non rientra nella competenza dell'amministrazione locale. Auspichiamo quindi che il primo cittadino si dedichi interamente ai problemi di Pietrasanta e non al proprio posizionamento politico in vista delle prossime elezioni nazionali. 

MoVimento 5 Stelle Pietrasanta

venerdì 24 luglio 2015

Sul taglio dei dirigenti e proposte del M5S Pietrasanta

Apprendiamo da fonti di stampa che il comune di Pietrasanta sta effettuando una riorganizzazione del personale di alta professionalità con un taglio delle posizioni dirigenziali.
In realtà questa appare come una mezza verità poiché, sebbene sia stato deciso il taglio di 8 posizioni organizzative, non ci sarà un taglio effettivo dei dirigenti.
Le funzioni dirigenziali sono infatti ben diverse dalle posizioni organizzative, come si può ben comprendere in questo documento "Funzioni dei dirigenti e posizioni organizzative" che certifica di fatto anche una grande differenza nella retribuzione annua delle due figure. Il risparmio di circa 70mila euro annunciato è quindi da considerarsi come “spalmato” sulle diverse posizioni che verranno riorganizzate e sarà il tempo a dirci se questo comporterà un miglioramento per il servizio al cittadino.

Nonostante il Movimento 5 Stelle Pietrasanta si trovi d’accordo con la decisione di imporre un’ottimizzazione delle risorse comunali, anche in virtù di evitare ogni tipo di spreco o ufficio inefficiente, crediamo che al cittadino debbano essere date informazioni corrette e puntuali.
Secondo noi “la ciccia” sta soprattutto nei ruoli dirigenziali che, come consultabile dal sito del comune, sono due e nel segretario generale. A tal proposito il Movimento 5 Stelle ha depositato una mozione per portare la retribuzione di posizione e la retribuzione di risultato, previsti per queste figure, ai minimi retribuibili. Questo taglio permetterebbe comunque alle figure di ricevere una retribuzione di circa 50mila euro lordi annui (a differenza dell’attuale di circa 80mila euro annui) e rappresenterebbe di fatto un risparmio annuale di oltre 90mila euro ed un segnale per tutti i cittadini che in questi anni hanno dovuto fare sacrifici economici in considerazione della tassazione imposta dai problemi finanziari del nostro comune.

Mozione stipendio dirigenti
Mozione stipendio segretario generale

Oltre a questa proposta il Movimento 5 Stelle ha anche presentato un’interrogazione denominata “Scuola Sicura” in cui chiede all’amministrazione se ha provveduto a richiedere un allentamento del patto di stabilità per spese effettuate o da effettuare, in virtù della Delibera Cipe (n° 22 del 30 giugno 2014), in cui il comune di Pietrasanta risultava finanziato per una somma di circa 180mila euro per lavori alla scuola infanzia Rodari.

Interrogazione scuola sicura


A riveder le stelle!! 

giovedì 23 luglio 2015

Incontro pubblico al pollino, considerazioni

Martedì scorso, 21 luglio, si è tenuta presso il ristorante Mamma Enza, località Pollino, una riunione tra l’amministrazione, Gaia, ASL ed i cittadini interessati dalla nuova ordinanza di non potabilità proprio dell’area del Pollino.
Al momento in cui siamo arrivati abbiamo trovato un clima molto teso, comprensibile visto che, a distanza di quasi un anno dalla prima evidenza di presenza di tallio nelle acque dell’acquedotto pubblico, ci ritroviamo di nuovo a dover trattare il problema della presenza di tale inquinante.
Dopo aver assistito a spiegazioni abbastanza raffazzonate sulle possibili cause dei nuovi rilevamenti sono pervenute alcune semplici domande da parte dei presenti, ne citiamo solo alcune:
  •      Perché se la tubatura davanti a casa mia è nuova le ultime analisi hanno certificato la presenza di tallio?
  •      Perché il problema si è spostato prima in centro, poi nell'area del cimitero e poi qui?
  •      Perché le analisi del 1 gennaio 2015 a casa mia (un signore mostra un foglio con analisi alla data specificata) erano positive se voi a novembre avevate certificato che non era più presente il tallio nelle tubature?
  •       Perché dite che il tallio a Valdicastello non c’è se queste analisi dicono il contrario (una signora mostra un foglio in cui viene specificata la presenza di tallio nelle analisi fatte)?

Siamo curiosi anche noi di conoscere alcune delle risposte alle molteplici domande poste agli esponenti degli enti presenti, anche perché le argomentazioni esposte ci hanno convinto molto poco. Crediamo infatti che, nonostante gli innumerevoli incontri, non siano chiare neanche agli abitanti delle zone esposte per prime (Valdicastello e Centro Storico) le dinamiche e le motivazioni di alcune scelte del gestore idrico Gaia, così come delle amministrazioni e di altri enti.
Un’altra cosa che ci ha lasciato perplessi riguarda il trattamento riservato al dott. Petrini, uno dei geologi artefici della prima segnalazione della presenza di tallio nell'acqua potabile lo scorso settembre, che è stato prima chiamato davanti al pubblico, ma poi non è stato interpellato ed ascoltato. Invece di far parlare i tecnici e le persone che hanno studiato il tema a fondo si è preferito arrampicarsi sugli specchi eludendo alcune domande scottanti.
Crediamo che su questa vicenda ci sia poca chiarezza a causa del muro di omertà che nasconde le mancanze accumulate negli anni.
Il Movimento 5 Stelle continua la sua operazione di reperimento di tutte le informazioni riguardanti eventi, o mancati interventi, che hanno definito il preoccupante quadro ambientale e sanitario attuale. Con rammarico dobbiamo informare che le interrogazioni parlamentari e regionali sono, per ora, senza risposta. Il gioco preferito della politica e degli enti, lo scaricabarile, è in atto ormai da molto tempo, ma non molliamo, anche perché c’è l’apertura da parte di alcuni a chiarire i punti oscuri.

Continuiamo a lavorare nel solo interesse dei cittadini e della ricerca della verità.


A riveder le stelle

mercoledì 15 luglio 2015

Interrogazione tallio in Regione Toscana, per ora ci sono altre priorità

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno presentato oggi in consiglio una interrogazione urgente sulla vicenda tallio nelle acque di Valdicastello (LU), ma il Presidente del Consiglio Eugenio Giani, in violazione dell'art.87 del Regolamento consiliare, non ha consentito la presentazione in aula.
"Quanto sta accadendo da un anno a Pietrasanta - segnalano i consiglieri Cinque Stelle - è sintomo dell'irresponsabile noncuranza con la quale la politica affronta i pericoli per la salute pubblica. Come sempre questo partito unico al potere ha un concetto del tempo e delle urgenze disconnesso dalla vita reale dei cittadini.
Mentre oggi in Consiglio Regionale il PD mette al primo punto il gonfalone toscano noi del Movimento 5 Stelle chiedevamo chiarimenti e soluzioni immediate al problema dei cittadini di Pietrasanta che vedono uscire dai lavandini e dalle docce di casa l'acqua pubblica corretta con un metallo tossico. Evidentemente il PD ha altre priorità"



E' possibile leggere l'interrogazione qui sotto

mercoledì 8 luglio 2015

Sul mancato divieto di balneazione


Negli ultimi giorni abbiamo assistito a molte polemiche nel merito del mancato divieto di balneazione che avrebbe dovuto emanare il nuovamente neo-sindaco Mallegni. 
L'opposizione, che fino a due mesi fa amministrava il Comune, sottolinea come il fatto sia stato probabilmente sottovalutato da parte della maggioranza; il MoVimento 5 Stelle si trova oggi a ripetere quello che abbiamo detto molte volte in campagna elettorale: ancora si litiga su come nasconderne le conseguenze, ma non si affronta il vero problema. La qualità delle nostre acque è pessima per diverse ragioni: tallio, escherichia coli, marmettola e molti prodotti chimici ben poco salutari.

Se l'acqua che raggiunge il mare è inquinata, a causa di problemi ambientali irrisolti negli anni, ma ci si concentra solo sull'emissione di un divieto di balneazione o di una soluzione tampone, come l'utilizzo di sostanze chimiche alla foce, non si fa altro che rimandare il problema fino alle prossime piogge.
Il nostro è un territorio devastato da anni di incenerimento di rifiuti (con le modalità emerse dal processo che si è concluso qualche mese fa), escavazione selvaggia del marmo, mancanza di una corretta depurazione in funzione dell'affluenza estiva , rilascio nei torrenti di sostanze chimiche e scarti di lavorazione, metalli pesanti ed altri elementi tossici provenienti dal bacino minerario di Valdicastello.

Si deve mettere in piedi un piano di recupero sostenibile dell'ambiente in cui viviamo, perché anche la recente strage di arselle rappresenta un chiaro segnale che l'ambiente ci sta dando in merito alla gestione delle risorse naturali del nostro territorio da parte della classe politica. Stiamo sbagliando qualcosa, forse molto.
Siamo ancora in tempo per salvare il salvabile, prima che i problemi ambientali diventino inesorabilmente anche sanitari, perché la nostra salute è direttamente proporzionale alla salute dell'ambiente in cui viviamo.

Le soluzioni che il M5S indica da sempre sono radicali e, a questo punto, non più rinviabili a domani. 

Movimento 5 Stelle Pietrasanta

sabato 4 luglio 2015

Post consiglio comunale e sospensione sindaco

Nella mattinata di ieri, venerdì 3 luglio 2015 si è tenuto il secondo consiglio comunale della giunta Mallegni. Il secondo punto all'ordine del giorno riguardava l'approvazione delle "modalità di recupero del disavanzo di natura tecnica generato dalla deliberazione di riaccertamento straordinario dei residui". Questa frase significa che il Comune di Pietrasanta, con Delibera di Giunta n° 116 del 20 maggio scorso, ha accertato che a seguito del riaccertamento straordinario dei residui che ha fatto passare il risultato di amministrazione da 5.3 milioni a 16.4 milioni.
Sfruttando una norma entrata in vigore ad inizio anno si è deciso di spalmare il pagamento dei circa 11 milioni così evidenziati in 30 anni, con rate annuali da 371 mila euro.
I 5.3 milioni invece saranno spalmati su 10 anni, con rate annuali di circa 500 mila euro.

Le nostre opinioni in merito a queste decisioni:
- Nonostante il disavanzo di natura tecnica generato dal riaccertamento obblighi di fatto il comune a chiedere la spalmatura di questa enorme somma su 30 anni, il MoVimento 5 Stelle non ha ancora a disposizione la documentazione necessaria per comprendere a fondo le cause e gli errori (tecnici o politici che siano) di questo ammanco e quali siano le conseguenze di tali decisioni;
- Di fronte alla diretta richiesta se questo accertamento comporterà un nuovo innalzamento della tassazione sui cittadini, anche in conseguenza del documento della corte dei conti che certificava la necessità di innalzare la TASI nel 2016 (pagina 10 Del. n. 169/2015/PRSP) il sindaco ha tenuto a precisare che non si vogliono innalzare le tasse, anche se il dirigente Germiniasi non ha escluso tale possibilità;
- Si è parlato di alienazione di beni di proprietà del Comune per coprire la nuova somma aggiuntiva;
- Durante il consiglio comunale si è ripetuto il rimpallo di colpe tra il centro-sinistra ed il centro-destra. Riteniamo irrispettoso per i cittadini che si continui con questo teatrino. Cercheremo di ottenere tutti i documenti necessari a comprendere di chi sono le responsabilità della mala-gestione finanziaria che negli anni ha portato all'attuale situazione;
- Il sindaco ha fatto un lungo intervento riguardante le colpe a lui attribuite per le pessime finanze del nostro comune. In tale intervento Mallegni si è espresso sostenendo che questi non sono soldi da dare a qualcuno, ma fondi che possono essere spostati da un cassetto A ad un cassetto B. Esprimiamo seria preoccupazione per affermazioni, speriamo che la gestione dell'assessore Crivelli e del dirigente Germiniasi sia più oculata di un banale spostamento di fondi tra "cassetti";
- Ci troviamo in disaccordo con la modalità di gestione delle informazioni sulla reale condizione delle casse del nostro Comune emerse durante questa settimana. Si deve trovare il modo di spiegare in maniera chiara e trasparente alla cittadinanza quali sono le cause del problema e le condizioni di rientro da questa situazione.

Alla luce delle precedenti osservazioni il MoVimento 5 Stelle Pietrasanta ha deciso di astenersi in fase di votazione ed ha sfruttato il proprio intervento per spiegare le motivazioni di tale scelta.

Nella tarda serata di ieri è anche arrivata la notizia della sospensione del sindaco Massimo Mallegni. Dopo i recenti casi De Luca e De Magistris in Campania crediamo che Mallegni vincerà il ricorso per la sospensione, ma nonostante questo il punto politico è evidente, anche perché ampiamente preannunciato: è stato eletto un condannato per abuso d'ufficio, reato che alla luce della legge Severino avrebbe comportato una sospensione per il neo-eletto sindaco. Come tutti sanno il signor Massimo Mallegni non si sarebbe neanche potuto candidare in un partito o movimento politico come il nostro che fa dell'onestà e dell'etica la propria via maestra.
Rispettiamo la volontà popolare espressa tramite il meccanismo democratico del voto, ma riteniamo scorretto il comportamento di chi si candida sapendo che rischia la sospensione e di chi avalla tale condotta, conoscendo la situazione, allo scopo di ottenere benefici personali.
La politica, locale e nazionale, deve cambiare.
A Pietrasanta abbiamo perso l'ennesima occasione di dare un segnale che anche qui, come in altri comuni d'Italia, l'onestà, la trasparenza e la partecipazione non sono solo parole, ma basi su cui ricostruire il futuro.

A riveder le stelle