Avevamo chiesto la
firma di almeno uno dei consiglieri di maggioranza entro la fine di
settembre. Abbiamo atteso qualche giorno in più per voler essere
sicuri che anche gli ultimi volenterosi ritardatari avessero la loro
possibilità, ma nessuna mail, nessuna chiamata, nessun contatto.
La maggioranza ha
fatto orecchie da mercante, presa da ipotetiche divisioni interne ed
altre priorità. Se vi chiedete quali siano le cose più importanti
della vicenda tallio per un Comune come quello di Pietrasanta vi
state facendo la nostra stessa domanda, di cui non abbiamo trovato
risposta.
Fatti alla mano però
per qualcuno il problema non esiste, l’emergenza è finita e
possiamo andare avanti.
Per noi una
commissione d’indagine era un atto dovuto, un dovere di chiarezza,
trasparenza ed informazione per tutti i cittadini mentre per la
maggioranza una richiesta da ignorare con una disarmante facilità.
Non si potrà certo
dire che non lo sapevano, dopo due mail (una delle quali inviata dal
Presidente del Consiglio) con il sindaco in copia in entrambe ed una
collettiva richiesta di condivisione sul giornale.
I cittadini si
facciano un’idea sul perché tutto questo è avvenuto e su cosa ci
fosse di così pericoloso e sovversivo in una commissione d’indagine
sul principale fatto di cronaca degli ultimi anni nel nostro comune.
Secondo noi non ci sono ragioni che tengano, a meno che chi ha
commesso errori (in buona fede ovviamente) li voglia nascondere sotto
il tappeto.
Colgo l’occasione
per ringraziare tutti gli altri consiglieri di minoranza per aver
sottoscritto la richiesta, mossi da senso di responsabilità e
trasparenza verso la cittadinanza, indipendentemente dagli interessi
personali o politici in gioco. Lo stesso ringraziamento non va a chi
si è girato dall’altra parte, gesto che condanniamo con fermezza.
Che vergogna!