domenica 30 ottobre 2016

"LE RAGIONI DEL NO" 12 Novembre ore 17:00 presso la Croce Bianca di Querceta

Sabato 12 Novembre, dalle ore 17:00, presso la Croce Bianca di Querceta in Via delle Contrade, 139, il Presidente aggiunto onorario della Suprema Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, spiegherà le ragioni sul perché votare NO al referendum costituzionale del 4 Dicembre, con i parlamentari del Movimento 5 Stelle.




All'incontro interverranno il Deputato Danilo Toninelli (1° Commissione Affari Costituzionali della presidenza del Consiglio e interni), la Senatrice Sara Paglini (Commissione Lavoro e Previdenza Sociale), il Consigliere Regionale Giacomo Giannarelli (Regione Toscana) ed il Consulente Legale Dott. Pierpaolo Ianni (Senato della Repubblica Italiana).

Un evento aperto a tutti, per conoscere, informarsi e valutare insieme i rischi per la democrazia ed i motivi per cui votare No al Referendum Costituzionale sulla Riforma Renzi Boschi (Verdini).

L’evento è solo uno dei tanti che stiamo organizzando sul territorio per informare e sensibilizzare i cittadini su un tema che ci tocca da vicino.

Sono invitate tutta la cittadinanza, l’Amministrazione Comunale e la stampa. 

Movimento 5 Stelle Versilia Storica


Alcuni motivi perché votare NO :



...ed i file PDF del volantino da stampare: FRONTE RETRO A5


mercoledì 26 ottobre 2016

Comunicato su vendita parcheggi stabilimenti balneari

Speravamo fosse solo un brutto sogno ed invece un pizzicotto ha confermato che era tutto vero: la giunta vuole vendere i parcheggi degli stabilimenti balneari privatizzando un bene pubblico che non rappresenta un costo per la collettività, ma un'entrata certa, annuale e remunerativa.
Difficile capire il motivo che può spingere una buona amministrazione a fare un passo del genere, ma tra ipotesi più o meno probabili risulta chiaro che il proseguire su questa strada rappresenterebbe una perdita incalcolabile non solo per i cittadini di Pietrasanta, ma per tutti i soggetti che vogliono continuare a godere liberamente di un bene pubblico come la spiaggia ed il mare.
Non condividendo assolutamente questa scelta invitiamo tutti, dalle associazioni ai gruppi politici, dalle categorie ai comitati ad attivarsi per organizzare una raccolta firme congiunta, senza simboli o bandiere, con l'unico scopo di manifestare la nostra contrarietà alla vendita di un bene pubblico.

Invitiamo tutti i soggetti interessati a contattarci per definire assieme le modalità per la raccolta delle firme ed il coordinamento di eventi collegati.

Uno dei tanti cittadini che è contrario alla privatizzazione dei parcheggi degli stabilimenti balneari.

domenica 16 ottobre 2016

Le mozioni presentate del M5S Pietrasanta


Il Movimento 5 Stelle Pietrasanta, congiuntamente al Movimento 5 Stelle Seravezza, ha presentato una mozione che impegni le rispettive amministrazioni comunali ad attivarsi con urgenza in ambito ATO, conferenza territoriale Toscana Nord a cui i nostri comuni appartengono, al fine di ristrutturare la tariffazione per utenze domestiche non più per utenza, ma tenendo conto del numero di componenti del nucleo familiare.

Una simile modificazione produrrebbe un sistema tariffario più equo e sostenibile per le famiglie facenti parte della nostra conferenza territoriale sostituendo la tariffazione attuale ritenuta dai proponenti iniqua basandosi su fasce di prezzo e scaglioni di consumo annuali attribuiti per utenza.

Con la richiesta di mettere in discussione la mozione al prossimo consiglio comunale utile si ricorda che il Movimento ha presentato nel nostro comune anche una mozione denominata "Mozione su trasparenza attività di promozione" che impegna la giunta a ridefinire la pagina amministrazione trasparente con l'aggiunta di informazioni e rendiconti puntuali delle spese di promozione e rappresentanza rendendole facilmente leggibili da qualunque cittadino.




Movimento 5 Stelle Pietrasanta

mercoledì 5 ottobre 2016

Non ci sarebbe violenza se Renzi accettasse il dissenso

Scopriamo dai giornali di aver partecipato ad una manifestazione violenta il 10giugno a Lucca.
Partecipiamo ad un corteo contro Renzi, autorizzato e pacifico, fatto di ragazzi, anziani, mamme con bambini, eppure presidiato da un contingente esagerato di forze dell’ordine, chiedendoci che senso abbia tacitare con la forza dei pacifici cittadini disarmati.Il corteo viene tenuto a grandissima distanza dall’edificio del convegno con Renzi, mediante non uno bensì due posti di blocco, evidente segno di chi non solo teme il dissenso, ma anche che se ne abbia notizia.A quel punto un esiguo gruppetto di ragazzetti, appena “armati di una rete metallica” di protezione, decide di avvicinarsi ai numerosissimi poliziotti tutti schierati e in tenuta antisommossa: i ragazzini non fanno nulla, gridano e si avvicinano soltanto in cerca di qualche scatto fotografico, in cerca di un riscatto di visibilità dall’oscuramento della loro protesta.La polizia riceve l'indigesto ordine di caricarli...così, tra le grida piene di dolore, di richiesta di aiuto e di tolleranza dei cittadini che assistevano a quella raccapricciante scena, prima i ragazzi venivano respinti di una decina di metri, poi manganellati ripetutamente sotto i nostri occhi di padri e madri inermi, capaci solo della parola "BASTA!".Dai video caricati in rete si evince tutta la violenza subita dai ragazzi, molti minorenni, colpevoli solo di aver cercato un minimo di visibilità, portati all’esasperazione da un sistema che non consente loro di vivere dignitosamente e di esprimersi liberamente.Avevano il diritto di gridare al presidente il loro sconcerto per le misure inique sul mondo della scuola, sul mondo del lavoro, sulle politiche sociali, ma il rottamatore glielo ha negato, facendoli picchiare duramente a mezzo chilometro da lui, come in molte altre città.E scopriamo che sì, è stata una manifestazione in cui la violenza è stata come sempre ingiustificata: la VIOLENZA ORDINATA DALLA POLITICA SUI MANIFESTANTI DISARMATI.Ma c’eravamo noi stavolta, padri e madri a garantire per loro, per i ventri manganellati delle nostre ragazze, per le loro dita rotte, per le teste picchiate dalla furia di chi è costretto a difendere l’indifendibile e poi raccontava loro che erano stati picchiati “per il loro bene”.Niente affatto: non potete picchiare i nostri ragazzi, non ve lo consentiamo! E siccome siete nostri dipendenti, voi e i politici indifendibili che continuate rassegnati a proteggere dalle nostre grida di dissenso, sappiate che ci opporremo in ogni modo alle inesattezze che verranno raccontate.Non ci sarebbe stata violenza se la contestazione fosse stata democraticamente accettata da Renzi, ma non è il suo stile: si fingeva quello de “la mia scorta è la gente” e invece si manifesta per il politico più contestato della storia italiana, manganellatore di gruppetti di ragazzini disarmati, censore degli insegnanti, castigatore dei lavoratori, illusore dei pensionati.Ma non si illuda Renzi: lui non si arrenderà, ma noi neppure...E CAMBIEREMO QUESTO SISTEMA!
Cittadini e cittadine dei meetup Amici del MoVimento 5 Stelle di Lucca, Viareggio, Versilia Storica e Massa.

Da #fattinonparole a #scuseenientefatti

Difficile usare scuse più imbarazzanti di queste, ma il tentativo di sminuire una commissione così importante è comunque da applaudire.
Partendo da quello che è stato definito inutile, ovvero la richiesta di condivisione a tutta la maggioranza di un documento da presentare poi ufficialmente per richiedere la commissione speciale d'inchiesta fino all'inutilità della commissione stessa.
Abbiamo inviato la richiesta di sottoscrizione a tutti i consiglieri di maggioranza ed abbiamo dato loro 20 giorni per sottoscrivere il testo (e questo non ha niente a che fare con un ordine del giorno o capigruppo) perché secondo noi raggiungere l'unanimità delle firme dei consiglieri sarebbe stato un bellissimo messaggio di coesione verso la cittadinanza su un tema come questo.
La valutazione di inutilità di una commissione d'indagine poi è ancora più sciocca, a maggior ragione se tutto è stato svolto nella massima trasparenza e collaborazione, oltretutto in considerazione del fatto che il tema ha destato tanta preoccupazione e si parla della salute di tante persone e dell'ambiente che ci circonda. 
In un paese serio tutti i consiglieri avrebbero sottoscritto la richiesta, spinto per iniziare presto i lavori, partecipato attivamente alle riunioni e lavorato insieme per produrre la migliore relazione possibile sulla vicenda. A Pietrasanta invece si sentono solo rumori di chi si arrampica goffamente sugli specchi. 
Strano che nessuno abbia mai risposto, strano che nessuno ci abbia anche personalmente espresso interesse o chiesto informazioni, coraggioso che si tenti di spiegare a parenti ed amici che la commissione non si farà perché tanto è tutto a posto.
Si poteva fare, si poteva collaborare, si poteva anche discutere, ma non così e soprattutto non accampando scuse, ma proponendo alternative in modo costruttivo.
Speriamo che almeno uno dei consiglieri ci ripensi e senza doppi giochi si inizi a lavorare nel solo interesse della vera trasparenza, non quella sbandierata a parole che si deve poi nascondere alla prima richiesta di commissione d'inchiesta. 

#fattinonparole era lo slogan, oggi è #scuseenientefatti. 
Riflettete cittadini, riflettete.

Movimento 5 Stelle Pietrasanta

lunedì 3 ottobre 2016

Maggioranza, che vergogna!

Avevamo chiesto la firma di almeno uno dei consiglieri di maggioranza entro la fine di settembre. Abbiamo atteso qualche giorno in più per voler essere sicuri che anche gli ultimi volenterosi ritardatari avessero la loro possibilità, ma nessuna mail, nessuna chiamata, nessun contatto.
La maggioranza ha fatto orecchie da mercante, presa da ipotetiche divisioni interne ed altre priorità. Se vi chiedete quali siano le cose più importanti della vicenda tallio per un Comune come quello di Pietrasanta vi state facendo la nostra stessa domanda, di cui non abbiamo trovato risposta.
Fatti alla mano però per qualcuno il problema non esiste, l’emergenza è finita e possiamo andare avanti.
Per noi una commissione d’indagine era un atto dovuto, un dovere di chiarezza, trasparenza ed informazione per tutti i cittadini mentre per la maggioranza una richiesta da ignorare con una disarmante facilità.
Non si potrà certo dire che non lo sapevano, dopo due mail (una delle quali inviata dal Presidente del Consiglio) con il sindaco in copia in entrambe ed una collettiva richiesta di condivisione sul giornale.

I cittadini si facciano un’idea sul perché tutto questo è avvenuto e su cosa ci fosse di così pericoloso e sovversivo in una commissione d’indagine sul principale fatto di cronaca degli ultimi anni nel nostro comune. Secondo noi non ci sono ragioni che tengano, a meno che chi ha commesso errori (in buona fede ovviamente) li voglia nascondere sotto il tappeto.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli altri consiglieri di minoranza per aver sottoscritto la richiesta, mossi da senso di responsabilità e trasparenza verso la cittadinanza, indipendentemente dagli interessi personali o politici in gioco. Lo stesso ringraziamento non va a chi si è girato dall’altra parte, gesto che condanniamo con fermezza.


Che vergogna!