lunedì 27 ottobre 2014

Dopo il tallio, l’amianto

È notizia appresa oggi sugli organi di stampa che una porzione dell’acquedotto in Versilia
è stato a suo tempo costruito in amianto-cemento.
Gaia e ASL hanno commentato la “scoperta” spiegando che l’amianto – cemento era
molto utilizzato negli anni 60, che solo successivamente (negli anni ’90) ne è stata
scoperta la nocività e da allora né è stato vietato l’utilizzo per la costruzione di tubature.
Nonostante questo, non c’è la necessità di provvedere alla sostituzione di tali tubature
perché non vi sono prove della dannosità dell’amianto ingerito tramite l’acqua.
Le spiegazioni di GAIA e ASL lasciano francamente interdetti. Delle due l’una: o l’amianto
– cemento è stato ritenuto talmente pericoloso da vietarne l’uso per le condutture
idrauliche, ma allora quelle scoperte in Versilia debbono essere necessariamente e
tempestivamente sostituite, oppure il materiale in questione non è pericoloso, ma allora
non si vede per quale ragione è stato disposto il divieto di utilizzarlo per le condutture
idriche.
Ancora una volta, le spiegazioni di GAIA non convincono.
Il Meetup Amici di Beppe Grillo Versilia Storica, da sempre attento ai temi dell’ambiente e
della salute pubblica, ritiene che le recenti scoperte fatte sulla qualità dell’acqua in Versilia
e sui materiali utilizzati per la costruzione delle condutture necessitino di essere
adeguatamente chiarite da organismi terzi e imparziali. Il Movimento 5 Stelle Versilia
Storica, quindi, invita il Comune di Pietrasanta ad attivare una commissione di inchiesta,
composta da tecnici qualificati ed imparziali, che svolga una due diligence ambientale sulla
qualità dell’acqua in Versilia e sulla concentrazione di sostanze nocive, valutando altresì le
conseguenze derivanti dall’uso di tale acqua in ambito domestico e agricolo.
Diversamente da quanto sostiene GAIA e ASL, infatti , l'ingestione d'amianto ( ad esempio
attraverso l'acqua potabile contaminata ) può provocare un cancro gastro-intestinale e
almeno uno studio ha evidenziato un rischio maggiore derivante da concentrazioni
anormalmente elevate di amianto ingerite attraverso l'acqua potabile.
Amici di Beppe Grillo Versilia Storica

giovedì 23 ottobre 2014

Questionario sul grado di soddisfazione del cittadino

Salve a tutti,
continua la campagna di raccolta informazioni del Meetup Amici di Beppe Grillo Versilia Storica. Si ripropone il questionario di valutazione del grado di soddisfazione del cittadino che ha riscosso un ottimo successo ai banchetti.

Il file può essere scaricato da qui e può essere inviato al nostro indirizzo di posta elettronica pietrasantacinquestelle@gmail.com.

Attendiamo le vostre segnalazioni.


sabato 18 ottobre 2014

Assemblea Pubblica del Meetup Amici di Beppe Grillo Versilia Storica

Ciao a tutti,
Assemblea Pubblica del Meetup Amici di Beppe Grillo Versilia Storica al Mandala di Vittoria Apuana, martedì 14 ottobre, ore 20:45. 

Per iscrizione: http://www.meetup.com/Movimento-5-stelle-Versilia-Storica/events/214023772/

Vi aspettiamo numerosi.

Amici di Beppe Grillo Versilia Storica

lunedì 13 ottobre 2014

Assemblea Pubblica del Meetup Amici di Beppe Grillo Versilia Storica

Ciao a tutti,
Assemblea Pubblica del Meetup Amici di Beppe Grillo Versilia Storica al Mandala di Vittoria Apuana, martedì 14 ottobre, ore 20:45. 

Per iscrizione: http://www.meetup.com/Movimento-5-stelle-Versilia-Storica/events/213096992/

Vi aspettiamo numerosi.

Amici di Beppe Grillo Versilia Storica

mercoledì 8 ottobre 2014

“P.I.T. Stop” per Rossi e la Giunta Regionale

Ancora una volta la politica dei partiti mostra tutta la sua debolezza quando si affrontano temi che mettono in discussione le piccole e grandi oligarchie toscane. Non più tardi di 10 mesi fa aveva visto la luce un documento con elementi di coerenza e novità in materia di indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico: sembrava redatto da professionisti competenti e capaci di delineare con chiarezza tutte quelle criticità ambientali proprie della Toscana, sulle quali il MoVimento 5 Stelle si batte da anni e delle quali ha fatto la propria bandiera: la salvaguardia delle coste e delle montagne, la revisione del comparto estrattivo, la tutela delle risorse idrogeologiche, la politica cemento zero applicata a quei luoghi di una bellezza irripetibile come i nostri arenili. Invece gli stessi sindaci della Versilia, riuniti in conclave la scorsa primavera in un consiglio comunale congiunto tenutosi a Cardoso, hanno votato un documento unitario per chiedere (e in breve tempo ottenere) una revisione delle regole stringenti in materia estrattiva nei confini del Parco delle Apuane per non scontentare gli sponsores di partito: unici voti contrari pervenuti dai tre consiglieri comunali del M5S di Viareggio. Mentre la stampa ci informa che una holding saudita ha acquistato i diritti per sventrare e portare all’estero le Alpi Apuane, arrivando a penetrare i consigli d’amministrazione di aziende che operano in alta Versilia, apprendiamo dal primo cittadino di Seravezza che basterebbe poter destinare il 50% dell’estratto (ma anche meno) alla filiera locale per rivitalizzare il settore del lapideo. Quindi la collettività dovrebbe tollerare la distruzione del proprio sistema idrogeologico pur di poter lavorare (in piccola parte) il marmo delle proprie montagne, con buona pace del piano paesaggistico e magari anche ringraziando gli eroici sindaci che si sono battuti per farci godere di un tale privilegio. Sul fronte demaniale marittimo la situazione non è migliore: pochi giorni fa l’amministrazione di Forte dei Marmi, nella persona dell’assessore Molino, ha definito “assolutamente inaccettabile” il Piano di Indirizzo Territoriale già adottato laddove definisce il sistema sabbioso “fortemente compromesso dalla presenza ininterrotta di insediamenti balneari che ostacolano la vista del mare e la fruizione pubblica”. Il PIT, secondo l’assessore, va rettificato in questa sua descrizione, i manufatti umani costituirebbero un elemento antropico che invece valorizza e migliora la costa: come sarebbe stata spoglia e insignificante la Versilia così come è stata creata da Madre Natura, se non avessimo avuto la fortuna di poter ammirare cotante opere dell’ingegno umano. E sempre di elementi antropici caratteristici si dovrebbe parlare quando abbiamo la fortuna di ammirare i costoni delle montagne fatti brillare con cariche esplosive o gli immensi ravaneti abbandonati. Il povero P.I.T., seppur in fase di adozione, viene quindi attaccato duramente dal PD di tutta la Versilia perché non tiene conto delle specificità dell’economia e del territorio, e soprattutto non tiene conto di chi ha pagato le campagne elettorali dei vari sindaci del comprensorio. 
Il MoVimento 5 Stelle della Versilia Storica si oppone con forza a queste acrobazie semantiche che vorrebbero nascondere lo scempio del territorio dietro locuzioni eleganti e assolutorie di un’economia di rapina che da decenni saccheggia il Bene Comune, auspicando che l’assessore Anna Marson porti avanti il suo lavoro senza cedere alle pressioni del partito e agli interessi di chi lo finanzia.