venerdì 15 luglio 2016

Sulla sentenza della Corte di Giustizia UE

Giusto prima dell'estate il vicesindaco-bagnino Mazzoni e il sindaco-bagnino Mallegni, nel merito di uno dei tanti escamotage che la sua amministrazione aveva escogitato, o copiato da enti terzi, allo scopo di eludere la Direttiva Bolkestein e assicurare ai concessionari balneari la gestione per altri 20 anni, ci definì “Grillini ignoranti che conoscono al massimo il 10% della normativa demaniale marittima" e ci sfidò ad un incontro pubblico.
Fummo tentati all'epoca, lo ammettiamo, di accettare la sfida per poter pubblicizzare le nostre ragioni in materia visto che la stampa ci riserva ben poco spazio mentre abbonda largamente, da anni, in pagine dedicate al "NO alle Aste".
Poi decidemmo di soprassedere, consci che il Demanio non è materia che si può interpretare a piacimento e che comunque, essendo l'Italia uno stato membro dell'UE, è soggetta alla normativa europea prevalente, per cui sarebbe stato inutile accapigliarsi sul niente per fare pubblicità a sindaco e vice-sindaco, sedicenti paladini delle imprese turistiche.
Oggi, Giovedì 14 Luglio 2016, la Quinta Sezione della Corte di Giustizia Europea nelle cause riunite C-458/14 e C-67/15 sentenzia:
1) che l'art 12 , paragrafi 1 e 2 , dlla direttiva 206/123/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio , del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno, deve essere interpretato nel senso che osta, a una misura nazionale, come quella di cui ai procedimenti principali, che prevede la proroga automatica delle autorizzazioni demaniali marittime e lacuali in essere per attività turistico-ricreative, in assenza di qualsiasi procedura di selezione tra i potenziali candidati.
2) Che l'articolo 49 TFUE deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale, come quella di cui ai procedimenti principali, che consente una proroga automatica delle concessioni demaniali pubbliche in essere per attività turistico-ricreative, nei limiti in cui tali concessioni presentano un interesse trans-frontaliero certo.

In pratica la Corte dà ragione al 100% ai “Grillini ignoranti” e non poteva essere altrimenti, perché noi chiediamo solo che venga applicato quello che i nostri legislatori avevano già previsto fin dal 1942, con il Codice della Navigazione, e che è sempre stato ignorato, quando non stralciato o emendato.
Quella di oggi è una punizione severissima che punisce una politica miope, pavida e indecisa. Dieci anni di ambiguità a caccia di voti hanno prodotto questo risultato. 
Un risultato che – comunque vada – sarà un insuccesso garantito. 
Sarà un insuccesso perché la non-gestione della vicenda delle concessioni balneari ha creato una fortissima spaccatura fra chi le spiagge le aveva e chi no. Fra chi ne ha goduto e chi non ha potuto farlo. 
L’incertezza di questi lunghi anni, fra il recepimento della Direttiva e oggi, ha comunque penalizzato tutto il settore. Non sapremo mai quante imprese non sono partite, quanti investimenti non sono stati fatti, quante nuove attività sono morte sul nascere e quanta economia sia stata bloccata in attesa di sapere che fare. 
E’ un danno incalcolabile per tutta la collettività. 
Sono anni che si parla di politica del doppio binario, ma il Governo ha preferito temporeggiare e sperare che passasse la nottata. Ma la nottata non poteva passare, perché ci sono delle Direttive da rispettare e la Corte UE lo ha ribadito. Le Direttive non sono il Diavolo, sono state create con l’apporto anche dei politici italiani, non scordiamolo. 
E possono anche essere un’opportunità. Sarebbe anche il caso di capire che i cittadini non sono solo i bagnini, che hanno fatto sentire forte le proprie ragioni, ma anche quelli che bagnini lo vorrebbero diventare ma che in un mercato bloccato non possono entrare. 
Senza mai dimenticare quelli che vorrebbero una fruizione più libera della spiaggia. 
Quindi è il caso di rendersi conto che, adesso, il lavoro da fare è un altro: si deve pensare a come applicare la Direttiva Bolkestein nella maniera più giusta ed equilibrata, per far sì che il turismo balneare non ne risenta e per liberare nuove energie positive. 
Dobbiamo vigilare perché ad essere tutelate siano le micro-imprese familiari, che hanno sempre caratterizzato l’imprenditoria del settore in Italia, evitando la concentrazione di concessioni nelle mani di multi-nazionali o cartelli appositamente creati (dove, fra l’altro, c’è preoccupazione per le possibili infiltrazioni di criminalità organizzata) e dobbiamo avere un occhio di riguardo per quelle attività che favoriscano la sostenibilità ambientale. 
La maniera nella quale saranno scritti i bandi è assolutamente decisiva ed essenziale.
Ci spiace per tutti quei concessionari che hanno sottoscritto l'Atto Formale sottopostogli dal sindaco Mallegni, e di cui tanto vanto si è fatto alle varie riunioni di categoria, dove si è anche lanciato nella proposta di un rappresentante politico unico a Roma, che tuteli gli interessi dei concessionari balneari e che risponda direttamente agli iscritti alle varie sigle sindacali del settore. 
Ha invocato il ritorno al primato della politica e stop ai magistrati che vorrebbero decidere per tutti. 
Chi dovrebbe essere, questo rappresentante unico, ci sembra forse di intravederlo.

Da oggi la proroga al 2020 è nulla, le concessioni in essere sono abusive, ed è bene che il Governo non si inventi altri intrallazzi perché i cittadini non sopporteranno oltre, di sicuro non sono più disposti a pagare onerose procedure di infrazione per tutelare i privilegi di chi è abituato a scriversi le leggi a proprio uso e consumo.

M5S Pietrasanta

giovedì 14 luglio 2016

Metodo a 5 Stelle

Il MoVimento 5 Stelle non è solo una forza politica importante a livello nazionale che si sta sviluppando sempre più anche a livello locale, ma è anche e soprattutto un metodo. Per noi l'assemblea è il luogo in cui si prendono democraticamente le decisioni e le posizioni. Teniamo quindi a precisare che i comunicati e le posizioni del gruppo sono frutto di una decisione democratica e condivisa e non espressione di una sola persona o del solo portavoce. 
L'uso del virgolettato per i comunicati è quindi fuorviante di un metodo di lavoro e di una condivisione che si esprime nelle nostre assemblee e sui nostri strumenti di lavoro online. 

Invitiamo tutti a partecipare per dire la loro, perché solo nel movimento "uno vale uno".

M5S Pietrasanta

lunedì 11 luglio 2016

Giù le mani dai parcheggi sulla spiaggia. SI alla spiaggia patrimonio di tutti.

Facce nuove, vecchi programmi. Sono passati più di dieci anni dal primo maldestro tentativo dell'amministrazione Mallegni di assicurare ai propri parenti e amici l'eterna e imperitura titolarità delle concessioni demaniali marittime, eppure gli appetiti non si sono ancora placati. 
Come nei migliori film western di Sergio Leone, dove il Sindaco è anche proprietario della miniera, del saloon, e fa anche le veci dello sceriffo (anche se non insegue in calzini gli ambulanti sulla spiaggia), anche a Marina di Pietrasanta si cerca di trasformare un Bene Comune, che in tutto il mondo civilizzato occidentale appartiene alla collettività, in un bene privato, dove non ci sia più il rischio di incorrere in fastidiose evidenze pubbliche o aste che aprano la strada a cattive multinazionali, che non hanno altro da fare che lanciarsi in blocco nel turismo balneare "tipico".
Chiederemo ai cittadini di Pietrasanta, con una raccolta di firme che partirà a breve, se veramente vogliono passare sopra una proprietà privata chiedendo il permesso per raggiungere la spiaggia, e chiederemo anche se sono d'accordo a ripristinare un minimo di decenza e legalità facendo in modo che il Comune riassuma direttamente la gestione delle spiagge antistanti le piazze a mare di Tonfano e Fiumetto e le riporti alla destinazione originaria di spiaggia libera. 
Solo i cittadini di Pietrasanta hanno il diritto di decidere il destino del patrimonio demaniale, e non certo una forza politica che dovrebbe fare una serena riflessione interna sui conflitti di interesse evidenti a tutti, tranne che a loro stessi, che potrebbero insorgere dalla vendita di un bene demaniale ai propri amici e familiari più stretti. 
Il MoVimento 5 Stelle Pietrasanta saluta con favore i segnali di vitalità registrati anche in quella parte della sinistra locale, che per anni ha sapientemente glissato sul tema delle concessioni e delle aste, auspichiamo che questo ennesimo tentativo di privatizzare le coste faccia riemergere le tematiche care a tutte le forze popolari per una nuova concezione dello sfruttamento economico dei beni pubblici che tenga conto delle legittime necessità dei cittadini di godere del mare e del paesaggio, interessi garantiti dalla Costituzione della Repubblica.
Crediamo che sia giunto il momento di ridare la parola ai cittadini prima che sia compiuto un passo irreversibile con l'unica finalità, peraltro illusoria, di sottrarre le concessioni demaniali marittime ad un equo procedimento di evidenza pubblica che consenta a tutti gli operatori economici di competere per valorizzare un bene che appartiene a tutti, come avviene nel resto dei paesi civilizzati.


M5S Pietrasanta

venerdì 8 luglio 2016

Spiaggia di Motrone ||

Alla nostra richiesta di pochi giorni fa del perché nella convenzione tra Consorzio Mare Versilia e Comune non è fatto obbligo al primo di esporre cartelli indicanti la disponibilità dei 3 servizi igienici presso il bagno Nautilus, non avendo il Comune approntato alcun altro tipo di servizio igienico per i fruitori della spiaggia libera, ci è stato risposto a mezzo stampa dal presidente del Consorzio Sig. Verona che i cartelli non ci sono perché vengono divelti dai vandali. 
Non ci sembra una scusa ragionevole dal momento che i cartelli indicanti la vendita di bibite e panini presso il bagno Nautilus non mancano mai. Visto che non si è voluto approntare i bagni chimici per gli avventori, pensiamo che sia indispensabile dare un corretto servizio di informazione segnalando la presenza dei servizi igienici presso lo stabilimento balneare Nautilus, anche pensando ad una struttura infissa non rimovibile. Basterebbe copiare i comuni limitrofi come Forte dei Marmi e Lido di Camaiore.
Chiediamo di sapere se i bagnini utilizzati da Consorzio Mare Versilia sono gli stessi che sono impiegati presso lo stabilimento Nautilus e, se così fosse, se questa AC reputi idoneo e sufficiente l'impiego della stessa manodopera per il controllo di due realtà diverse.
Chiediamo anche perché non si sia voluto prevedere un servizio di ristoro in concessione sull'area del demanio comunale, come quello che veniva subappaltato a privati alcuni anni fa da parte del Club Velico, che potrebbe essere fonte di importanti entrate per il potenziamento e la riqualificazione del servizio pubblico. 
Riteniamo che l'assenza di un punto di ristoro e somministrazione di alimenti e bevande alle migliaia di utenti rappresenti un danno per le entrate del Comune, oltretutto negando ulteriori possibilità di lavoro e favorendo invece sempre il privato che eroga lo stesso servizio a poca distanza.. 
Pensiamo che una sola doccia in riva al mare per l'intera spiaggia sia insufficiente e mortificante per i tanti turisti che affollano la piccolissima e unica spiaggia.
Segnaliamo infine che nella giornata di domenica 3 Luglio alle ore 9.30 la spiaggia libera non era stata pulita, vi erano numerose bottiglie e rifiuti vari sparsi un po' dappertutto.
Per ultimo gradiremmo una maggiore trasparenza e controllo per quanto concerne la convenzione con alcuni stabilimenti che devono mettere a disposizione un certo numero di ombrelloni sociali ma che di fatto non lo fanno, o lo fanno solo sulla carta. Avremmo piacere di vedere una lista di associazioni che usufruiscono degli ombrelloni sociali.Auspichiamo altresì che le forze di polizia e i vigili facessero maggiori controlli durante le ore notturne per tenere lontani dalla spiaggia libera chiunque vada a bivaccare e sporcare e/o vendere materiale contraffatto durante le ore diurne. 
Auspichiamo che il Comune, attualmente diretto da un primo cittadino anch'esso concessionario balneare di famiglia, non riservi le sue attenzioni solo alle imprese del settore, partecipando a folcloristiche inaugurazioni di nuovi sportelli bancari, ma si occupi anche e sopratutto dei bisogni essenziali dei semplici cittadini che non possono permettersi di, o non vogliono, pagare per affittarsi un po' d'ombra.
Tutto questo non può prescindere, come il M5S Pietrasanta sostiene da sempre, dal recupero delle altre spiagge libere, Piazza XXIV Maggio a Tonfano e Piazza D'Annunzio a Fiumetto. Solo garantendo un'offerta libera a gratuita in ciascuna frazione si potrà recuperare un qualche equilibrio tra lo sfruttamento economico di un bene pubblico ed il diritto di fruirne dei cittadini, differenziando inoltre l'offerta turistica per le migliaia di turisti stranieri che si indignano costantemente, forse più degli stessi residenti ormai anestetizzati da decenni di stravoglimento dei propri diritti, per la cosiddetta "tipicità" del luogo. 

M5S Pietrasanta

giovedì 7 luglio 2016

Spiaggia libera di Motrone

Spiaggia libera di Motrone

Dalla determina 1488 del 28/4/ 2016 del Comune di Pietrasanta con oggetto “Spiaggia libera di Marina di Pietrasanta ( Motrone) – Modalità di gestione del servizio di pulizia e sicurezza balneare anno 2016” si evince che viene rinnovato ,anche per il 2016, il servizio a Consorzio Mare Versilia Marina di Pietrasanta, dal 15 Giugno al 30 Settembre, al costo invariato di 9.600,00 € IVA inclusa, così come stabilito dalla precedente amministrazione.

Dalla convenzione si leggono i doveri del Consorzio :

1) Si obbliga a mettere a disposizione dei frequentatori della spiaggia libera almeno 3 servizi igienici, di cui uno per disabili, ubicati presso lo stabilimento balneare “Bagno Nautilus” 
2) ha l'obbligo della pulizia della stessa con uno o più interventi che dovranno concludersi entro e non oltre le 9 del mattino.
3) dovrà provvedere alla sorveglianza con apposito personale alla sorveglianza bagnanti dalle ore 9,00 alle ore 19,00.
4) dovrà vigilare sul corretto uso dell'arenile informando tempestivamente l' Amministrazione.
5) si obbliga a far accedere alla spiaggia gli utenti liberamente e gratuitamente con la propria attrezzatura e si obbliga al contempo a non affittare attrezzature

Si evince altresì che : il Comune di Pietrasanta si obbliga a garantire il posizionamento di un congruo numero di bidoni raccogli immondizia nell’area della “spiaggia libera”, al posizionamento di un adeguato cassonetto, lato mare del Viale Roma e al posizionamento di una passerella per portatori di handicap.

Tutto quanto sopra riportato ci chiediamo: 

A) E' normale e giusto che a fronte delle migliaia di cittadini che non vogliono o non possono permettersi di pagare per fare balneazione lungo la fascia di spiaggia di Marina di Pietrasanta di 4 km insista solo 1 (una) spiaggia libera di 57,13 metri lineari?

B) Perchè nella convenzione non è fatto obbligo a Consorzio Mare di esporre cartelli indicanti la disponibilità dei 3 servizi igienici c/o il bagno Nautilus, non avendo il Comune approntato nessun altro tipo di servizio igienico per i fruitori della spiaggia libera?

M5S Pietrasanta.