lunedì 26 ottobre 2015

Comunicato tallio nei terreni

Comunicato tallio nei terreni
Apprendiamo da fonti di stampa che lo studio dei geologi dell’Università di Pisa, parte integrante del lavoro del tavolo regionale ambiente, e facente parte della convenzione firmata da Comune, Regione ed appunto Università offre un quadro allarmante per quanto riguarda la qualità dei terreni limitrofi al torrente Baccatoio.
Il Movimento 5 Stelle aveva già richiesto tale relazione all'amministrazione, che l’ha ricevuta a fine luglio scorso, mediante accesso agli atti del 31/08 che è rimasto inesorabilmente inascoltato. Come mai questa segretezza? Perché l’assessore non ha subito informato la cittadinanza dei pericoli collegati alla coltivazione di ortaggi nei terreni vicini al torrente?
Ma le domande non finiscono qui. Come mai, consci della situazione, non è stato investito un centesimo sullo studio di soluzioni ad una situazione così grave? Eppure era fattibile, abbiamo appena approvato due variazioni di bilancio ed abbiamo anche chiesto in fase di consiglio comunale se fossero stati stanziati soldi per la bonifica, ma ci si è banalmente nascosti dietro al vecchio divieto di attingimento ed utilizzo delle acque del 2009 ed a fondi regionali non ancora pervenuti. Supponendo però che tutti i cittadini abbiano seguito tale prescrizione ed abbiano utilizzato l’acqua dell’acquedotto per annaffiare l’orto il problema persiste, perché tale acqua era carica di tallio.
Sorgono quindi altre domande. Ed ora? Ci sarà un ordinanza di divieto di utilizzo degli orti? Verrà inibita la piccola agricoltura casalinga? E chi nel proprio orto ha investito tempo ed amore, credendo di mangiare prodotti salutari, cosa dovrà fare? Ed il danno di non poter più coltivare nel proprio terreno come verrà risarcito? Perché l’amministrazione non ha preso in considerazione la mozione del nostro gruppo consiliare, vigile ma propositivo, per la fitobonifica del torrente Baccatoio presentata lo scorso 7 agosto che ha l’obiettivo di trovare metodologie a basso costo per la bonifica delle acque e dei terreni contaminati da tallio (casi di studio già provati in altre parti del mondo a cui hanno fatto seguito pubblicazioni scientifiche allegate)?

Immaginiamo la rabbia dei cittadini per una vicenda che a nostro avviso è stata gestita, per l’ennesima volta, male, con mancanza di trasparenza verso i cittadini e senza un’ottica di prevenzione per la salute umana.


sabato 24 ottobre 2015

Trasparenza sulle acque...

Una dovuta riflessione sull'acqua…

Volendo fare ulteriore trasparenza sulla vicenda tallio nell'acquedotto pubblico del nostro comune abbiamo richiesto ad ASL tutti i dati relativi alla presenza di tale elemento nella rete idrica tra il 2011 ed il 2014, anche quelli tra 0,5 (valore GOAL dell'EPA per le acque ad uso potabile) e 2 (valore limite sempre dell'EPA).
Crediamo sia necessario pubblicare i dati per una conoscenza pubblica di tutte le informazioni collegate a questa vicenda. Potete prendere visione dei risultati a questo indirizzo: https://drive.google.com/open?id=0B78sgh6yL8N6c0FjbUg5bzJQQ28

Abbiamo presentato inoltre un'interrogazione per la presenza di tubazioni in cemento amianto nel territorio comunale. La risposta dell'assessore cita una lettera di Gaia alla Senatrice Granaiola dell'anno 2014 in cui si legge: “non ci sia un limite per le fibre disperse nelle acque potabili e le linee guida dell'Epa riportino un limite ma relativo all'eventuale esposizione a fibre aerodisperse che si possono liberare con lo scorrimento dell'acqua dal rubinetto e non riferito a problemi dell'apparato digerente.”.
A seguito della nostra interrogazione l'amministrazione ha richiesto i dati dei monitoraggi promessi per novembre 2014 e non ancora pervenuti al comune. Aspettiamo di leggere questi risultati. Alleghiamo per trasparenza la risposta dell'assessore: https://drive.google.com/open?id=0B78sgh6yL8N6elJVQjF4RmN2eFk

Sul documento di Gaia invece si legge che dei 256km di tubature in cemento amianto sul territorio gestito da Gaia 228km sono in Versilia “anche per la favorevole composizione dei suoli (sabbia) che consentiva una agevole e sicura posa delle tubazioni”.


Lasciamo i cittadini la libertà di farsi le proprie idee in merito alla qualità delle acque del nostro territorio, ribadendo la nostra decisa e incontrovertibile lotta per mantenere l'acqua totalmente pubblica, con una gestione oculata nel rispetto dell'ambiente e della salute degli esseri umani. 

Sul CC del 21 ottobre scorso...

E' stato un consiglio comunale abbastanza caotico in cui, per l'ennesima volta, si è assistito ad un continuo scambio di accuse tra maggioranza e minoranza PD su chi ha amministrato peggio. Ritenendo questo tipo di atteggiamento inutile al fine di fare chiarezza e rendere trasparente la macchina amministrativa locale preferiamo parlare di temi.

La scorsa settimana siamo stati convocati d'urgenza per una conferenza capigruppo/commissione bilancio per parlare del consiglio comunale d'urgenza di sabato mattina (a cui il nostro consigliere comunale non ha potuto partecipare) che prevedeva la discussione sulla ratifica della nomina dei revisori dei conti del comune, in scadenza proprio domenica 18 ottobre (perché c'è la cattiva abitudine di fare tutto all'ultimo). In effetti non si parla di nomina o di elezione poiché tali professionisti non sono più nominati o eletti, ma estratti da una lista ministeriale fra chi ha dato disponibilità ed è idoneo a svolgere la mansione*.
Sabato mattina stesso abbiamo ricevuto una ulteriore comunicazione in cui si indicava un punto aggiuntivo all'ordine del giorno del consiglio comunale di mercoledì 21 ottobre scorso, l'ultimo che verrà affrontato in questo riassunto.

Ordine del giorno:
  1. Servizio polizia municipale. Convenzione tra i comuni di Pietrasanta, Seravezza e Stazzema. Modifica articolo 4. Con questa modifica si fa a definire il responsabile apicale della nuova organizzazione della polizia municipale, che sarà Goduto di Seravezza, e si amplia il piano di interventi sul territorio da un carattere straordinario ad un carattere più ordinario.
La nostra visione su questo punto riguarda principalmente la percezione, ed anche la realtà dei fatti, di sicurezza dei residenti di Pietrasanta. In considerazione del fatto che, almeno fino ad ora, questa iniziativa non ha di fatto migliorato questo aspetto temiamo che nel lungo periodo il bilancio della presenza di agenti sul territorio comunale di Pietrasanta possa andare in perdita, anche in considerazione del fatto che abbiamo il maggior numero di agenti rispetto agli altri comuni che hanno sottoscritto la convenzione (Stazzema addirittura 3). Ritenendo quindi ancora acerbo il bilancio fatto dall'assessore Cosci ci siamo astenuti dal votare il carattere di ordinarietà e la cessione di “potere” ad un comandante diverso dal nostro, non per un ottica di mero campanilismo, ma per il timore che questo comporti una maggiore attenzione, da parte del responsabile apicale, al territorio in cui è in servizio. Un aspetto positivo potrebbe riguardare invece la frazione di Strettoia, che essendo un isola all'interno di un altro comune era spesso lasciata a se stessa, ma ora dovrebbe godere di maggiori attenzioni.

  1. Variazione Bilancio di cui alla Delibera G.C. n. 202 del 9/09/2015. Immaginate qui le discussioni tra csx e cdx. Abbiamo utilizzato le dichiarazioni di voto per confermare che ogni volta che leggiamo bilanci e variazioni di bilancio nasce spontaneamente il pensiero che noi avremmo fatto qualcosa di diverso. In questa variazione infatti, la prima del 2015, notiamo un incremento per i proventi collegati agli oneri di urbanizzazione che noi abbiamo aspramente contestato in quanto il nostro territorio è già pieno zeppo di edifici sfitti, in vendita da anni, costruiti a metà, fatiscenti, ecc … Basta con la cementificazione incontrollata del nostro territorio, sì alla ristrutturazione con una visione eco-sostenibile delle nostre abitazioni. Non dobbiamo costruire niente di nuovo, ma rendere il più possibile energeticamente autonomi gli edifici che già ci sono. Un ulteriore punto era più una richiesta che una contestazione, in considerazione del fatto che la prima voce della seconda variazione è l'aumento a 6mila euro (mille euro in più di quanto preventivato) dei gettoni di presenza dei consiglieri. A quanto mi risulta tutti noi abbiamo un'occupazione ed i nostri datori di lavoro (per i dipendenti) ricevono già un rimborso per la nostra assenza dal lavoro. Sarebbe un grande gesto, da parte dei consiglieri, rinunciare al gettone di presenza e indirizzare quelle cifre sul sociale, tanto per fare un esempio.
  2. Variazione Bilancio di cui alla Delibera G.C. n. 213 del 25/09/2015. Anche qui grandi discussioni. Le nostre osservazioni sono state principalmente sul sociale e nel merito di alcune affermazioni della maggioranza che afferma di aver dato 500€ di borse lavoro agli occupanti delle case parcheggio per dargli una nuova opportunità. Come spesso accade in politica, si tratta di una mezza verità. Di questi 500€ ben 300 saranno immediatamente trattenuti dal comune per pagare il pregresso e con i restanti 200€ dovranno essere pagati gli affitti (130€ per gli appartamenti più piccoli e 160 o 180€ per quelli più grandi) e le bollette saranno intestate alle famiglie occupanti. In pratica si dice che si danno 500€ alle famiglie, ma in realtà riceveranno solamente 70 o 30/40€ che serviranno a pagare le bollette intestate (che secondo una delibera di giunta della vecchia amministrazione Lombardi erano indicate sulla cifra di 220€). Vogliamo sottolineare che anche la proposta di baratto amministrativo presentata dal nostro gruppo lo scorso luglio, ma mai discussa in consiglio (forse ora capiamo il perché), rappresenta uno scambio tra una comunità che aiuta delle persone in difficoltà e questi ultimi che restituiscono, sotto forma di lavoro, qualcosa alla comunità. Per quanto riguarda questa iniziativa si deve semplicemente essere sinceri: alle famiglie non vanno 500€ ma molto meno e gran parte di questa cifra verrà di fatto trattenuta per coprire il pregresso (su cui ci sarebbe molto da discutere, ma forse non in questa sede). Per i motivi sopra citati abbiamo votato contro.
  3. Elezione revisore dei conti Azienda Speciale Farmaceutica. Contrariamente a quanto chiaramente definito nel documento tecnico dei revisori allegato al bilancio consuntivo 2014 e preventivo 2015, che prevedeva, in conseguenza della delibera dello scorso 2014 a firma Lombardi, di cessare il ramo autonomo dell'Azienda Speciale Farmaceutica per confluirla all'interno della società partecipata Pietrasanta Sviluppo ci troviamo oggi a nominare un revisore dei conti. Il motivo? La maggioranza non ha ancora deciso cosa fare… Assurdo. In pratica se poi la decisione presa con la delibera verrà seguita stiamo pagando per niente un revisore che poi non servirà, altrimenti si dovrà fare una nuova delibera che cancellerà la delibera precedente che rappresenta un risparmio per i cittadini. Scelta che l'amministrazione doveva comunque fare prima del consiglio comunale del 21 ottobre scorso. Questo punto prevedeva la votazione di un nome tra la lista di CV pervenuti ed il voto per l'approvazione collegata. Ci siamo astenuti dall'esprimere un nome, nonostante la presa visione dei CV pervenuti (che per noi dovevano essere resi pubblici per la visione di tutti i cittadini). Abbiamo anche votato contro, ma con il dispiacere di aver visto che forse la persona scelta dalla maggioranza non è quella più qualificata tra le possibili scelte.
  4. Regolamento delle opere d'ingegno. Su questo punto ci siamo astenuti perché secondo noi questo regolamento, seppur necessario per regolare in maniera chiara le attività che si possono svolgere nelle piazze e gli altri luoghi pubblici del nostro comune è stato da noi interpretato come una limitazione alle attività ed iniziative più modeste. E' come se fosse stato definito un taglio orizzontale che rappresenta un minimo da soddisfare per le opere da esporre e vendere, mentre secondo noi le forme d'arte possono difficilmente essere considerate come sufficientemente buone o meno. L'aspetto più negativo comunque di questo punto è l'assenza del bando collegato, che è stato indicato dall'assessore cosci come prossimo alla definizione, rappresenta un voto a fiducia che non ci appartiene. Secondo noi queste due proposte dovevano essere presentate assieme.
  5. Elezione membro gemellaggi. In considerazione del fatto che il nostro consigliere non ha la possibilità di seguire un altro impegno abbiamo votato il membro espresso dalla minoranza Lazzerini.
  6. Affido dello scassettamento dei parcheggi alla Pietrasanta Sviluppo S.p.a. Un servizio che prima era affidato all'esterno e poi è stato riportato all'interno del comune. Ad oggi si decide di spostarlo alla Pietrasanta Sviluppo. Con le parole si dice che questa decisione è presa per dare lavoro alle donne delle mense che non hanno più lavoro in seguito alla diminuzione delle richieste pasto. Come spesso succede il diavolo si nasconde nei dettagli e si legge che la patrimoniale del comune può affidare a terzi il servizio. Si chiama privatizzazione, ma non si dice. E le mense saranno privatizzate? Il lupo perde il pelo...

venerdì 23 ottobre 2015

Voci di corridoio, gufi, ersu e gaia...

Apprendiamo da voci di corridoio che l’amministrazione, resasi conto che non è poi così facile gestire i conti di un comune in difficoltà come il nostro, sia andata a bussare alla porta di Ersu per tagliare una parte della voce relativa al servizio di raccolta rifiuti.
In particolare questi gufi sostengono che il sindaco abbia intimato ad Ersu di voler rivedere la spesa del comune di poco meno di 1 milione di euro sugli 8 attuali, suggerendo due strade: il taglio dei dipendenti oppure la riduzione/rimozione del servizio porta a porta di raccolta differenziata.
Ragioniamo un attimo sulla prima possibilità, il taglio dei dipendenti. Quello che nel tempo è stato usato, come tutte le altre società partecipate dai comuni, come luogo per sistemare amici o parenti dalla vecchia (che si dichiara nuova) politica oggi viene disconosciuto. In pratica ci si ravvede delle scellerate scelte del passato per tornare ad una più grillina visione delle partecipate. Ben venga questa visione, ma con dei però… Però, nel caso in cui si segua questa strada, deve essere tagliato il personale non competente e non necessario, non chi lavora, ma non ha amicizie o familiari di rilievo. Però chi viene mandato a casa non deve finire in qualche altro poltronificio di stato per salvare qualche interesse. Però non ne deve risentire in alcun caso il servizio di raccolta della spazzatura porta a porta e differenziata, che ci porta direttamente al secondo punto.Già abbiamo assistito ad una riduzione dei giorni in cui si ritirano alcuni rifiuti, già abbiamo dovuto ascoltare le promesse di riduzione della tassazione per chi differenziava correttamente, già abbiamo dovuto ascoltare le promesse di un efficientamento del servizio, promesse ovviamente tristemente disconosciute. Il fatto però che nel 2015 anche solo si pensi a ridurre la differenziata porta a porta è tanto anacronistico quanto preoccupante. Ormai la strada verso una tariffa puntuale pesata (e auspicabilmente rifiuti zero) è stata tracciata, nel massimo rispetto dell’ambiente in cui viviamo e della nostra salute. Sì perché l’alternativa è quella dell’incenerimento, tristemente nota ai cittadini del Pollino e non solo per le conseguenze che ha avuto, ha ed avrà sulla salute.
Per efficientare ersu sarebbe sufficiente rimuovere i tentacoli della politica che la avvolgono da anni; il male dell’Italia non è la gestione pubblica, ma la gestione pubblica asservita alla (e dalla) politica*. Nessuno tocchi la raccolta differenziata porta a porta ed anzi si aumenti, si introduca la tariffa puntuale pesata (prima per le famiglie e poi per le attività) e si persegua la strada di rifiuti zero perché se non si capisce che i rifiuti sono una risorsa, se correttamente gestiti, si pagherà di meno in bolletta ora, ma il costo sociale, ambientale e sanitario nel lungo periodo sarà incalcolabile.
Ma noi non crediamo ai gufi, e quindi diciamo all’amministrazione “state sereni”.

* La possibilità di privatizzare, anche solo in parte, Gaia è per noi altrettanto preoccupante. Un recente articolo di giornale apriva alla possibilità di cercare un investitore. Può essere passato inosservato a molti, ma non a noi, non a chi combatte da sempre per un servizio idrico pubblico e su cui non si specula. Per Gaia noi abbiamo altre proposte che potete leggere qui.

mercoledì 7 ottobre 2015

Per Gaia il M5S ha un piano R(ESET)

Leggiamo sulla stampa la proposta da parte del Presidente Lattanzi di un Piano D per assicurare investimenti e tenere in ordine i conti di Gaia. 
Stranamente siamo d’accordo con parte delle analisi del Presidente sui motivi per cui Gaia è in questa situazione vergognosa; crediamo, infatti, che la politica abbia la maggior parte di responsabilità, condivise con un management inadeguato scelto dalla stessa politica con criteri opachi e rispondenti a logiche clientelari. 
Certo è che nella fase di nascita di Gaia, come di tutte le altre partecipate, si sono sistemati gli “amici”, che hanno fatto carriere strepitose, assunto personale in posizioni impiegatizie a discapito della capacità di intervento; tutti costi fissi che da allora ci stiamo portando dietro. 
Leggiamo che Lattanzi vuole assumere altri 5 figure “con ruoli manageriali”… e con quelli che ci sono che ci fa? Vogliamo provare a fare finalmente una seria verifica e valutazione interna? Che l’azienda sia stata mal condotta è di tutta evidenza, quello che è mancato in tutti questi anni è un provvedimento esemplare da parte dei Soci – i Comuni, rappresentati dai Sindaci – che evidenziasse il problema e lo risolvesse e invece i nostri amministratori si sono limitati ad aumentare le tariffe: troppo facile. 
Lattanzi relativamente ad una eventuale privatizzazione, fa riferimento ad una ben accetta “mentalità manageriale e di ottimizzazione delle risorse che il pubblico non riesce a mettere in campo” affermazione molto grave ed irresponsabile: se non è contento di come lavorano gli attuali dirigenti, pagati tutti profumatamente, prenda provvedimenti oppure lasci il posto a chi se la sente di farlo.
 Non è la forma sociale che fa la differenza ma la formazione del personale, in particolare dei dirigenti e dei quadri aziendali. Ora basta, RESET.
 Invece di aumentare enormemente lo stock del debito e ribaltarlo pari pari sulle spalle dei cittadini, facendoci guadagnare solo le banche (ma guarda caso, sempre loro) si attivi Lattanzi per ottenere i finanziamenti per gli investimenti attraverso gli strumenti previsti dalla Regione Toscana come ricordato a tutti nella sentenza di fine settembre 2014 della Corte dei Conti (n.166/2014/VSG) dove si legge: “Va infine considerato che la vigente normativa regionale coinvolge la responsabilità della Regione non solo nella nomina del direttore generale dell’Autorità idrica, ma anche a fini di sostegno finanziario delle società di gestione del servizio idrico integrato; sostegno a sua volta funzionale alla realizzazione di investimenti infrastrutturali (art. 25, co. 2, della l.r. n. 69/2011)”. 
Grave anche l’ultima affermazione di Lattanzi “Ebbene: se io fossi proprietario di una casa da rivendere e la volessi vendere prima di metterla sul mercato gli darei una bella sistemata”. La bella sistemata, purtroppo, la stiamo dando noi cittadini, pagando un 5%, minimo, l’anno, di aumento della tariffa idrica e pagando le assurde partite pregresse, per cosa poi? Per vedere GAIA essere messa, dopo la bella sistemata, sul mercato e comprata da un soggetto privato?! 
La cosa più urgente che Lattanzi dovrebbe fare è un tavolo di confronto, un panel di controllo dei cittadini, che abbia pieno e libero accesso alle informazioni relative alla gestione aziendale; lo faccia mettendo in atto il suo auspicio di rivedere “i rapporti tra Assemblea e Consiglio di GAIA” e forse diventerà un po’ più credibile. 

Ora basta, RESET.

MOVIMENTO 5 STELLE – Tavolo H2Oro

venerdì 2 ottobre 2015

Sulle case parcheggio e baratto amministrativo

A seguito della nostra interrogazione presentata in data 18 settembre riguardante la vicenda delle case parcheggio che da qualche settimana sta occupando le pagine dei giornali, ma di cui non erano chiari alcuni aspetti, provvediamo ad informare la cittadinanza sulla risposta ricevuta.

In particolare alla prima domanda “Come si è stabilito il canone di oltre 500€ mensili per gli occupanti delle case parcheggio?” l'amministrazione rispondeva dicendo che parte del debito, identificato in oltre 100mila€ era dovuto ad una convenzione stipulata con la misericordia di Lido di Camaiore per la pulizia dei terreni intorno alle case parcheggio. Questa convenzione, in scadenza a al 30 settembre scorso, prevedeva il pagamento annuale di 21mila€ alla misericordia a fronte di 6 ore settimanali di lavoro per la pulizia. Questa cosa ci lascia molto perplessi.
Ci chiediamo infatti come mai si sia stipulata una simile convenzione quando sarebbe stato possibile, attraverso una forma di “baratto”, trovare un accordo con le 12 famiglie occupanti le case richiedendo, in cambio di un servizio di assistenza temporaneo offerto dalla comunità, di svolgere un lavoro socialmente utile quale la pulizia dei terreni e/o la manutenzione di altre aree pubbliche.
La mancata adozione di un simile accordo porta oggi ad un duplice effetto negativo:
- Con l'eccezione di pochi casi non c'è stato un vero progetto in logica “do ut des” nei confronti degli occupanti delle case parcheggio, ai quali è stato banalmente chiesto denaro che verosimilmente (furbetti a parte) non è a disposizione dei nuclei familiari disagiati che avrebbero il diritto di utilizzare l'edilizia popolare;
- Si richiede oggi a tali famiglie di coprire un buco che non è totalmente collegato al mancato pagamento dell'affitto e delle bollette. Coloro che ottengono la borsa lavoro devono quindi svolgere lavori socialmente utili per coprire anche la somma relativa alla misericordia. Ma non si poteva farli lavorare prima, per 6 ore settimanali, così non si sarebbero sommati i 21mila euro (che tra l'altro sono una bella somma per 312 ore di lavoro annui e sono denari che escono dalla nostra comunità) e gli occupanti avrebbero già cominciato a “restituire”, sotto forma di lavoro, le restanti somme dovute come le utenze?

Un'altra parte della risposta riguarda invece la borsa lavoro, che è stata pensata come lavoro attivo, pagato 500€ mensili, da cui vengono decurtati immediatamente 300€ per gli insoluti ed i restanti 200€ devono essere usati per pagare affitti ed utenze (500€ per gli appartamenti piccoli, 580€ per quelli più grandi). In pratica ai soggetti a cui è stata offerta la borsa lavoro non rimarrà nulla in mano (e magari trovarsi un lavoro in nero come detto dal sindaco in un passato incontro con gli occupanti).
Secondo noi questa vicenda è stata gestita male fin dall'inizio e le soluzioni, proposte o discusse fino ad ora, non sono sicuramente il modo di coprire questa voragine causata dalla mala-gestione.

Il movimento 5 stelle ha fatto una proposta di vero baratto amministrativo in una mozione presentata in data 28 luglio scorso e non ancora discussa.

Potete trovare a questo indirizzo l'interrogazione presentata e a questo indirizzo la risposta dell'amministrazione.