martedì 20 novembre 2018

Il bilancio non è la tela di Penelope


Il Consiglio Comunale è chiamato a votare la variazione di bilancio 247 che, tra le altre cose, mette la parola fine sull'assurda delibera che mirava a vendere i parcheggi degli stabilimenti balneari (arenili demaniali) per fare cassa, la striscia di territorio più preziosa del patrimonio comunale e il cui valore, economico e paesaggistico, è destinato solo a salire. 

Dovremmo essere lieti come cittadini e attivisti del MoVimento 5 Stelle, visto che fin dal principio abbiamo osteggiato questa scelta palesemente contraria all'interesse pubblico. Riteniamo grave che un'amministrazione abbia speso energie, impegnato più volte il Consiglio Comunale, impegnato gli uffici, resistito in giudizio verso un ricorso amministrativo, per tutelare una scelta politica che non aveva niente a che fare con l'interesse di Pietrasanta e che oggi viene archiviata con pesanti ripercussioni sul bilancio dell'ente: un comune non può essere amministrato come la tela di Penelope, tessendo di giorno e sfacendola di notte. 

Abbiamo esaminato la variazione di bilancio cercando di darne una lettura più comprensibile, e all'atto pratico ne risulta che oltre alla eliminazione delle spese in conto capitale collegate alle minori entrate, la variazione sostanzialmente consiste in un incremento della spesa corrente a seguito dell'annullamento della posta "disavanzo di amministrazione" di € 354.000, la cui eliminazione è stata giustificata per chiusura della procedura di riequilibrio (SIC !). Quindi la variazione, come si evince dal prospetto esemplificativo, va in realtà a spostare risorse a favore della riorganizzazione dei servizi istituzionali (agli uffici del Comune in altre parole) per oltre il 60% della variazione netta di spesa corrente, penalizzando in modo evidente ed ingiustificato l’assetto del territorio e i diritti sociali.

Una pesante eredità di una precedente amministrazione che contava di disporre di ingenti risorse svendendo un bene demaniale inestimabile, ma ha dovuto fare retromarcia per la seconda volta vista la totale inopportunità e irrilevanza di questa operazione rispetto al superamento della Direttiva Bolkestein.

Se è vero che tutta l'azione politica si può riassumere nel modo in cui si spendono i soldi o si programmano i bilanci, lasciamo a ciascuno il personale giudizio su un modo di amministrare fatto di slogan e giochi di prestigio per fini elettorali, perché quando i nodi vengono al pettine sono sempre i cittadini a pagare il caro prezzo di questi ripensamenti.

Movimento 5 Stelle Pietrasanta



sabato 3 novembre 2018

Il pluralismo di Rai3 ci ha evitato le tradizionali querele di Mallegni

Report incassa la querela di Mallegni pur avendo tralasciato volutamente gran parte del materiale raccolto sull'argomento spiagge a Marina di Pietrasanta. 
Un'intervista di oltre mezz'ora al portavoce del M5S Pietrasanta è infatti stata totalmente tagliata dalla redazione della celebre trasmissione di Rai 3 diretta da Sigfrido Ranucci. Forse perché il consigliere del M5S, invece di parlare di inutile gossip sulla pagoda della Santanchè, ha evidenziato le modifiche alla Legge regionale volute dal PD per prolungare i termini di facile rimozione da 48 ore a 90 giorni? O forse perché ha raccontato degli svariati tentativi dei governi di centrodestra e centrosinistra (da Letta a Renzi) di sdemanializzare le spiagge italiane e venderle ai privati per eludere la direttiva Bolkestein (dalla L. 88/2001 sul rinnovo automatico voluta da Baldini e Berlusconi e mantenuta da Prodi fino alla procedura di infrazione comunitaria n. 2008/4908 da parte della Commissione europea)? 
Certo era più facile scaricare tutte le responsabilità di una situazione paradossale su un sindaco di provincia, invece di puntare il riflettore su una legislazione regionale e nazionale (vedi la Legge 125/2015) che ha tentato in ogni modo di eludere una direttiva europea che attende da 12 anni di vedere un po' di libera concorrenza anche sulle coste del bel paese. Ma la Regione Toscana dov'era mentre si cementificavano le spiagge della Versilia e non solo? 
E il Ministero quali controlli effettuava sul rispetto dei trattati internazionali già ratificati da quasi un decennio (vedi D. Lgs. 59/2010)? Nell'attesa che la Rai diventi un servizio pubblico pluralista e mostri anche le responsabilità del centrosinistra rispetto a una situazione spiagge che in Europa viene considerata totalmente fuorilegge (vedi sentenza Corte di Giustizia UE del 14 luglio 2016) auguriamo buon lavoro agli avvocati di Mallegni e di Report. 

Ringraziamo comunque la trasmissione per averci evitato la solita sceneggiata delle querele.


Movimento 5 Stelle Pietrasanta

venerdì 2 novembre 2018

M5S sul voto in consiglio comunale

Il PD finge di non capire le ragioni della nostra astensione sulla delibera per la revoca della vendita arenili. Finge anche di non ricordare gli accordi presi col portavoce Michele Lari al momento della costituzione del comitato per la salvaguardia degli arenili. 
Nessun simbolo di partito né bandierina, ma una battaglia civica per la tutela di un bene demaniale e nell'interesse della collettività. 
Invece senza alcun confronto con le altre opposizioni protocollano una mozione smentita dagli indicatori economici già presenti nel piano delle alienazioni allegato al DUP, con la pretesa che tutti la votino senza spirito critico, senza alcuna discussione in commissione. È questa l'alta scuola di politica che dovrebbe mandare a casa il centrodestra nel 2023? È utile ai cittadini un'attività consiliare fatta solo per finire sulla stampa e lamentarsi del voto contrario della maggioranza? 
Il M5S ha sempre detto che non guarda a categorie ridicole del '900 come destra e sinistra, ma al buon senso e alla ricaduta di ogni singolo atto sulla qualità della vita dei cittadini di Pietrasanta. Ecco perché non votiamo mozioni pretestuose prive di effetti concreti, e invece votiamo una mozione sulla revisione del regolamento di polizia urbana. Il sindaco ha più volte garantito la volontà di revocare quella delibera, inoltre sappiamo tutti quale fosse la funzione propagandistica di quell'operazione che ha portato molto consenso elettorale a qualcuno in vista delle elezioni politiche. 

Passata la fase elettorale è anche venuto meno il senso di una vendita sulla quale, peraltro, incombe un ricorso al TAR Toscana. Il nostro gruppo politico rende conto solo ai cittadini che partecipano attivamente alle scelte politiche nell'interesse della città, votiamo online la linea politica da tenere in consiglio comunale quando ci sono dei dubbi, siamo disponibili al confronto e alla collaborazione sia con le altre opposizioni che con la maggioranza, senza pregiudizi o categorie ideologiche inutili e dannose. 

Scrive Nicola Briganti " io dovrei dimostrare in consiglio comunale la mia contrarietà alla vendita degli arenili, quando ho personalmente raccolto le firme montando e smontando il gazebo per un anno intero sempre coadiuvato da cittadini senza tessere e senza bandiere? Questo sì che è veramente bizzarro"

Movimento 5 Stelle Pietrasanta