Come
la recente vicenda di #mafiacapitale ci ha insegnato il principale
problema, con la mafia, è che qualcuno la combatte (pochi) e molti
la usano, direttamente o indirettamente.
Il
fenomeno mafioso, che ci pare così lontano dalla realtà Versiliese,
è però più vicino di quanto si pensa e negli ultimi due anni ci ha
regalato un triste risveglio alla realtà. Diversi sono stati i
sequestri, dall'ex Fappani a gennaio 2013 per infiltrazioni da
parte del clan
di camorra dei 'Contini' (fonte),
a diversi immobili e conti correnti per un valore di 6 milioni di
euro al clan Saetta (fonte)
fino ad arrivare, nel mese di dicembre 2012,
ad un'indagine della magistratura di Firenze sul riciclaggio di
denaro dietro l'acquisto di immobili per un valore di 38 milioni di
euro (fonte).
Molti
saranno stupiti nel leggere queste notizie sconvolgenti, ma forse
neanche troppo. Sì perché è impensabile credere davvero che in una
terra con così tanti interessi economici nessuno stesse tramando,
nell'ombra dei riflettori mediatici, per impadronirsi di un mercato
così fiorente. Mi riferisco a tutti coloro che negli anni hanno
accettato, festeggiando, che capitali russi di dubbia provenienza e
ancora meno chiara destinazione inondassero il nostro territorio e
creassero profonde diseguaglianze sociali. Eppure anche la Regione
Toscana, in un rapporto del 2012 già evidenziavano la nostra grave
situazione (link)
“Sempre
attuali le segnalazioni
da parte degli organi di p.g. operanti nella zona costiera, e
segnatamente in Versilia, per cospicui investimenti immobiliari da
parte di soggetti di nazionalita russa; operazioni economiche che
potrebbero riferirsi ad attivita di riciclaggio o di reimpiego di
somme di provenienza illecita di rilevantissimo importo. Da qui
l’ipotesi da piu parti ventilata di una progressiva proiezione in
Italia della cosiddetta “mafia russa” rimanendo pero le indagini
in questa materia sensibilmente condizionate dalle difficolta dei
supporti probatori necessari alla individuazione delle risorse
finanziarie impiegate. “
Gli errori sono stati
molteplici, da quelli politici a quelli etici e morali di molti che
hanno visto l'arrivo di questi capitali come la grande occasione di
arricchimento, invece di guardare con timore all'invasione di un
cancro che si sta espandendo a macchia d'olio sul nostro bellissimo
territorio e mangia intere città. Il fenomeno mafioso si sostituisce
nel tempo allo stato sociale, impoverendo, per questo dobbiamo
comprendere che con la mafia non ci guadagna nessuno.
«La
microcriminalità non esiste più — dice Salvatore Calleri,
presidente della fondazione Caponnetto — Il gioco d’azzardo, le
scommesse, la contraffazione della merce, il riciclaggio, sono
gestiti da gruppi fortemente organizzati».
«Le mafie in Toscana sono tante e diverse — spiega — Camorra, ‘ndrangheta,
«Le mafie in Toscana sono tante e diverse — spiega — Camorra, ‘ndrangheta,
Cosa
Nostra, controllano il gioco d’azzardo e delle scommesse,
l’abusivismo commerciale, lo smaltimento dei rifiuti, il traffico
di stupefacenti e di armi, il riciclaggio di denaro sporco in
attività imprenditoriali».
E' ora che i Versiliesi
si riprendano la loro terra e la loro dignità. E' giunta l'ora di
denunciare, denunciare la corruzione, la contraffazione, il
riciclaggio, le ingiustizie sociali, gli appalti truccati, i bandi di
gara disegnati come vestiti per persone conosciute alla politica,
l'evasione fiscale. Dobbiamo capire che ogni volta che un qualunque
soggetto si inserisce illegalmente o immoralmente nella fitta rete di
leggi e norme del sistema il danno lo subisce tutta la collettività
e le conseguenze, anche se non immediate, sono devastanti.
#mafiacapitale è solo la punta dell'iceberg di un sistema che anni
di malapolitica e malaffare ci hanno fatto credere normale, ma che di
normale non hanno niente. La lotta non è più tra sinistra e destra,
ormai mere parole vuote di un reale principio politico, ma tra onesti
e disonesti, tra chi si schiera dalla parte del bene comune e chi
decide di lavorare nell'ombra per meri scopi personali. Ognuno di voi
dovrà scegliere da che parte stare, ma dovrete per forza prendere
una posizione, perché anche il silenzio è una presa di posizione
“la
mafia uccide, il silenzio pure”.
A
tutti voi buona lotta!
Breve
cronostoria del fenomeno mafioso in Versilia
2011
- Mafia, in Toscana imprenditori legati ai boss (link)
2012 - Usura ed estorsione, arrestato capo clan camorrista (link)
2012 - Usura ed estorsione, arrestato capo clan camorrista (link)
2013
- La camorra sceglie la Versilia per i suoi 'affari'(link)
e Gambizzato dal clan Saetta: 4 in cella. Casalesi, 8 arresti (link)
2014
- Camorra, smantellato l'impero del clan Contini: 90 arresti,
sequestrati beni per 250 milioni (link)
2014
- “La camorra ha messo le radici anche in Versilia” (link)
Mappa dei Beni
confiscati alla mafia (link)