venerdì 11 settembre 2015

Sul Consiglio Comunale dell'8 settembre

Nel consiglio comunale dell'8 settembre sono andate in discussione due mozione presentate dal nostro gruppo consiliare agli inizi di agosto. Entrambe sono state votate all'unanimità dei presenti, anche se non nella loro forma originale, ma solo dopo modifiche formali.
La prima mozione in discussione, naturale conseguenza della sentenza della corte di cassazione 14225 e 14226 e della costituzione italiana, impegnava il sindaco e la giunta a dare mandato agli uffici di verificare quali fossero le scuole paritarie nel comune di Pietrasanta, verificare il potenziale gettito IMU/ICI delle stesse e l'immediata riscossione delle somme relative agli anni passati e dell'anno in corso.
Dalla discussione è emersa l'intenzione di attendere che la normativa/giurisprudenza si pronunci in maniera definitiva nel merito della vicenda, ma anche l'intenzione di eliminare situazioni di privilegio o diseguaglianza sociale e fiscale nel caso in cui la posizione della corte sia confermata.
Si è dunque presentato un emendamento al testo che rimuovesse la parte relativa all'immediata riscossione delle somme passate e presenti per inserire una dicitura che indica la sospensiva della stessa in attesa di una posizione normativa/giurisprudenziale più chiara.
Siamo felici che questa mozione sia passata in consiglio comunale e vigileremo affinché gli uffici procedano a fare quanto scritto nero su bianco nella mozione, in attesa della possibilità "formale" di richiedere quanto eventualmente dovuto.

La seconda mozione in discussione, come massima espressione dei valori espressi da ONU, Carta dell'acqua ed unione Europea di diritto di accesso all'acqua bene comune e diritto universale dell'uomo, impegnava il sindaco e la giunta a:
- ripristinare le utenze distaccate sul nostro territorio, qualora ve ne fossero;
- terminare la pratica del distacco, così come previsto dal contratto integrativo Gaia;
- aprire un tavolo di discussione con i cittadini ed i comitati sul futuro di Gaia.

Visti i timori di aiutare i furbetti anziché le famiglie in difficoltà (aspetto quello del "chi è più furbo vince" che il movimento rigetta e contesta in ogni modo) e di non poter influenzare Gaia nella ridefinizione un pochino fumosa delle condizioni di distacco e non dell'utenza si è proposto di emendare il testo della mozione.
Sono stati quindi rimossi i primi due punti per inserire un nuovo punto che impegni il tavolo previsto al precedente punto 3 ad affrontare il problema dei distacchi per le utenze in palese condizione di difficoltà, dalla disattivazione al ripristino dell'utenza.

Anche qui i significati profondi di difendere un diritto fondamentale come quello dell'accesso all'acqua e la necessità di aiuto alle realtà in difficoltà in una società civile sono stati riconfermati, lasciando invariato il senso del punto riguardante il tavolo istituzionale con cittadini e comitati per la discussione del futuro di Gaia S.p.a. società mista pubblico/privata che non rispetta in pieno l'esito referendario del 2011.  

Nessun commento:

Posta un commento