mercoledì 29 luglio 2015

Sul rimborso delle bollette proposto da Gaia

Apprendiamo da fonti di stampa che Gaia Spa si rende disponibile a rimborsare le bollette agli utenti di Valdicastello dalla data della prima certificazione della presenza di tallio nelle acque potabili. 
Questa, che viene considerata da alcuni come una vittoria, non rappresenta che un tassello del cammino per la risoluzione completa del problema tallio e la verifica delle conseguenze sullo stato di salute dei cittadini esposti a tale intossicante. 
Bisogna anche chiarire di cosa stiamo parlando, anche in considerazione della voce che Gaia dichiara come rimborsabile, ovvero la tariffa di acquedotto (che in realtà incide solo in parte alla definizione della somma che trovate in bolletta). Rimarranno quindi probabilmente delusi coloro che si attendono “cifre da capogiro” per poi vedersi rimborsare l'equivalente di qualche mensilità di spesa ordinaria. Esprimiamo inoltre dubbi su come Gaia Spa riuscirà a reperire tali risorse economiche, oltre alle altre spese che sono state sostenute negli ultimi mesi, magari aumentando le bollette per le utenze collegate al gestore? E allora chi paga effettivamente i rimborsi, Gaia o i cittadini Massesi, Viareggini e tutti gli altri, magari anche noi non appena si calmeranno gli animi?
Queste sono domande che il cittadino si dovrebbe porre quando legge titoli e frasi slogan, perché la realtà è spesso molto meno chiara e semplice di quanto si voglia far credere.
L'unica vittoria possibile per la cittadinanza è quella di poter tornare a bere l'acqua dell'acquedotto, sicura che non contiene e non conterrà, sostanze pericolose per la salute, così come coltivare un orticello senza temere che l'acqua utilizzata per irrigare sia piena di arsenico, cadmio, mercurio. 
Un altro punto essenziale è quello che riguarda la comprensione dello stato di salute di tutte le persone esposte. I primi dati emersi dalle indagini di ASL e CNR non mettono al riparo dal dubbio che, nel lungo periodo, alcune delle persone esposte possano presentare conseguenze sulla propria salute. E' dunque fondamentale che sia definita una tabella di marcia per la verifica, nel lungo periodo, delle condizioni di salute degli abitanti di Pietrasanta che negli anni hanno già subito le conseguenze di scelte scellerate come la costruzione di due inceneritori che si sono dimostrati, negli anni, un pericolo per l'ambiente e la salute pubblica.

Chiediamo ai cittadini di non accontentarsi, di non smettere di lottare per i propri diritti. La strada per il raggiungimento dei punti che noi consideriamo come “minimi accettabili” è ancora lunga, ma crediamo che la volontà della maggioranza degli interessati da questa vicenda non siano soddisfatti di vedersi semplicemente recapitare un contentino economico, ma vogliano andare a fondo sulla comprensione dei punti opachi che ancora avvolgono la vicenda.
Il Movimento 5 Stelle sta agendo ad ogni livello istituzionale per ottenere alcune di queste risposte e si muoverà in ogni sede per ottenere giustizia e la sicurezza che ogni cittadino deve poter percepire all'interno della propria abitazione.

A riveder le stelle!

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