Martedì scorso, 21 luglio, si è tenuta presso il ristorante
Mamma Enza, località Pollino, una riunione tra l’amministrazione, Gaia, ASL ed
i cittadini interessati dalla nuova ordinanza di non potabilità proprio dell’area
del Pollino.
Al momento in cui siamo arrivati abbiamo trovato un clima molto
teso, comprensibile visto che, a distanza di quasi un anno dalla prima evidenza
di presenza di tallio nelle acque dell’acquedotto pubblico, ci ritroviamo di
nuovo a dover trattare il problema della presenza di tale inquinante.
Dopo aver assistito a spiegazioni abbastanza raffazzonate sulle
possibili cause dei nuovi rilevamenti sono pervenute alcune semplici domande da
parte dei presenti, ne citiamo solo alcune:
- Perché se la tubatura davanti a casa mia è nuova le ultime analisi hanno certificato la presenza di tallio?
- Perché il problema si è spostato prima in centro, poi nell'area del cimitero e poi qui?
- Perché le analisi del 1 gennaio 2015 a casa mia (un signore mostra un foglio con analisi alla data specificata) erano positive se voi a novembre avevate certificato che non era più presente il tallio nelle tubature?
- Perché dite che il tallio a Valdicastello non c’è se queste analisi dicono il contrario (una signora mostra un foglio in cui viene specificata la presenza di tallio nelle analisi fatte)?
Siamo curiosi anche noi di conoscere alcune delle risposte
alle molteplici domande poste agli esponenti degli enti presenti, anche perché
le argomentazioni esposte ci hanno convinto molto poco. Crediamo infatti che,
nonostante gli innumerevoli incontri, non siano chiare neanche agli abitanti
delle zone esposte per prime (Valdicastello e Centro Storico) le dinamiche e le
motivazioni di alcune scelte del gestore idrico Gaia, così come delle amministrazioni
e di altri enti.
Un’altra cosa che ci ha lasciato perplessi riguarda il
trattamento riservato al dott. Petrini, uno dei geologi artefici della prima
segnalazione della presenza di tallio nell'acqua potabile lo scorso settembre,
che è stato prima chiamato davanti al pubblico, ma poi non è stato interpellato
ed ascoltato. Invece di far parlare i tecnici e le persone che hanno studiato
il tema a fondo si è preferito arrampicarsi sugli specchi eludendo alcune
domande scottanti.
Crediamo che su questa vicenda ci sia poca chiarezza a causa
del muro di omertà che nasconde le mancanze accumulate negli anni.
Il Movimento 5 Stelle continua la sua operazione di
reperimento di tutte le informazioni riguardanti eventi, o mancati interventi,
che hanno definito il preoccupante quadro ambientale e sanitario attuale. Con
rammarico dobbiamo informare che le interrogazioni parlamentari e regionali
sono, per ora, senza risposta. Il gioco preferito della politica e degli enti,
lo scaricabarile, è in atto ormai da molto tempo, ma non molliamo, anche perché
c’è l’apertura da parte di alcuni a chiarire i punti oscuri.
Continuiamo a lavorare nel solo interesse dei cittadini e
della ricerca della verità.
A riveder le stelle
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