giovedì 31 dicembre 2015

Sindaco di Zeri e acqua pubblica

Quando di parla di acqua pubblica il Movimento 5 Stelle c’è, sempre. “L’appello del Sindaco di Zeri, per impedire che il suo comune confluisca in Gaia S.p.a. l’abbiamo raccolto già diversi mesi fa”. A parlare è il consigliere regionale Giacomo Giannarelli che aggiunge: “Abbiamo fatto tutto il possibile, ora la battaglia sarà a suon di carte bollate tra comune e regione e tra i cittadini - e quindi anche noi - per chiedere il rispetto dell’esito del referendum. Oltre alla facile demagogia di alcune forze politiche abbiamo fatto parlare le nostre azioni in regione”. Ma non solo. La legge che imporrebbe a Zeri di entrare nell'ambito territoriale ottimale “Toscana Nord”, il cui ente gestore è, appunto, Gaia, ha una matrice nazionale, e in questo senso il M5S si è mosso anche a livello parlamentare firmando un disegno di legge, in discussione in commissione ambiente della Camera dei deputati, che rispecchia gli esiti referendari del 2011 e chiede una gestione dell’acqua suddivisa per bacini idrografici e in mano completamente pubblica. “Il Presidente Enrico Rossi” conclude Giannarelli, “sta invece andando nella direzione opposta: una grande società per azioni, partecipata dal privato, che gestisce l’acqua di tutta la regione ma i risultati sono già sotto gli occhi di tutti: qualità dell’acqua peggiorata ovunque e le tariffe toscane più alte d’Italia”.

A quei partiti che tentano di riciclarsi spacciandosi anche in questo caso come difensori dell'acqua bene comune vogliamo ricordare che il decreto legislativo che ha permesso a Rossi di intimare la consegna degli impianti di Zeri a Gaia è il dlgs 152/2006 del governo Berlusconi, appoggiato e sostenuto dalla tanto bellicosa quanto dannosa Lega Nord.

Ricordiamocelo cittadini.

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