giovedì 20 febbraio 2014

Le bugie di renzi.... Numero 1



ABOLIAMO IL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI

Il testo, com’è noto, è pieno di norme frutto di accordi di comodo scaturiti in commissione Affari costituzionali: fu modificato dai capigruppo Gelmini e Fiano quando c’era ancora il Pdl ma Forza Italia già era nell’aria. Ecco perché i 5 stelle ieri declamavano modifiche “di buon senso” che, se approvate, avrebbero reso meno “truffaldino” il provvedimento. Tipo: abolizione immediata di tutte le forme di finanziamento ai partiti (che invece restano fino al 2017), tetto massimo per le erogazioni liberali a 30 mila euro (ora invece sono oltre i 110), cassa integrazione per dipendenti di partito limitata al biennio 2014-2015 e non a vita (come è ora) e nessuna agevolazione di tariffa postale per chiedere il 2 per mille ai cittadini (il costo stimato, solo per il 2014, è di 9 milioni di euro). Nessuna di queste proposte sarà possibile discutere nella seduta fiume che, alla fine, consentirà di approvare in via definitiva il dl entro stasera o al massimo domani mattina. Poi, ovviamente, se ne riparlerà “in un momento politico diverso…”. Incidente permettendo.
il fatto quotidiano 20 febbraio 2014


“Tacciateci di populismo, qualunquismo, demagogia. Ma noi vogliamo l’abrogazione immediata del finanziamento pubblico essendo affezionati al responso referendario. Vogliamo porre tetti rigorosi e autentici alle donazioni private per non regalare la politica al potere delle lobby. Vogliamo – dicono i deputati 5 Stelle – eliminare nel tempo la cassa integrazione riservata per sempre al personale dipendente delle forze politiche, fonte di discriminazione verso tutti i lavoratori di realtà produttive privi di ammortizzatori sociali. E vogliamo la restituzione integrale dei 2,7 miliardi di europercepiti illegittimamente a spese dei cittadini a partire dal 1994, alcuni dei quali impiegati per sprechi inauditi degni dei vizi peggiori del genere umano. Vogliamo gridarlo a Matteo Renzi che senza pudore mente sostenendo che oggi le sovvenzioni statali vengono abrogate”.

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