lunedì 5 gennaio 2015

Testo Unico Del Dotto

L’Italia è al primo posto in Europa nella classifica dei paesi che hanno subito procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea: ne ha collezionate ben 99. Inoltre vanta il primato anche in materia di multe per trasposizione tardiva di norme europee (ben 36 ad oggi). Eppure l’europeista Partito Democratico non perde occasione per elaborare qualche nuovo escamotage per beffare i teutonici commissari europei esponendo tutti i cittadini al pagamento di multe salatissime, salvo poi leccargli le scarpe quando manda il giullare di turno a Bruxelles per esporre le sempre derise politiche comunitarie elaborate a Roma. 
A riconferma di ciò la Senatrice Manuela Granaiola di Viareggio ha scomodato, in questi giorni, nientemeno che un giurista del calibro del Sindaco di Camaiore per partorire un disegno di legge rivoluzionario, capace di aggirare la scomodissima Direttiva Bolkestein a tutto vantaggio di una categoria mai sufficentemente privilegiata dai precedenti governi sia di destra che di sinistra, grazie a continui rinvii delle aste (a partire dal 2006), ai vari condoni edilizi e fiscali fino alla recentissima norma che prevede il condono dei canoni di concessione non pagati. Il disegno di legge presentato dalla Senatrice Granaiola, denominato Testo Unico Del Dotto, si propone di sottrarre tutta la materia delle concessioni demaniali marittime alla disciplina della Direttiva Servizi con un escamotage quanto mai bizzarro ed esilarante, un uovo di Colombo a cui nessuno aveva mai pensato: basta cambiare la natura giuridica dei rapporti insistenti sul demanio marittimo e il giuoco è fatto. Ma come è possibile non averci pensato prima? E’ passato esattamente un anno dal flash mob che il MoVimeto 5 Stelle di Viareggio, coadiuvato da tutti i gruppi della costa Toscana, ha organizzato proprio davanti all’abitazione della Senatrice con una goliardica mascherata di befani che portavano il carbone ai parlamentari ritenuti più cattivi nel corso del 2013. In quest’anno la situazione non è evidentemente cambiata, anzi è peggiorata. Le 30.000 aziende interessate dalla Direttiva Bolkestein darebbero lavoro a circa 300.000 addetti, circa dieci occupati ad azienda in media, una stima quanto meno fantasiosa senza contare del fatto che parliamo di 5 mesi all’anno. Il giro di affari dichiarato ammonta a circa 2,5 miliardi di Euro, mentre la stima di Agenzia del Demanio ammonta a circa 10 miliardi di Euro. La Senatrice Granaiola non si preoccupa, ovviamente, di studiare come recuperare questo gettito fiscale che da solo costituisce quasi il doppio dell’IMU nazionale sulla prima casa (circa 4 miliardi di Euro), ma piuttosto ritiene essenziale per il bene dei cittadini studiare l’ennesima gabola per beffare i commissari di Bruxelles con un impianto giuridico degno della Commedia dell’Arte. A quanto pare il flash mob del 5 gennaio 2013 non è bastato a veicolare il messaggio che il MoVimento 5 Stelle Versilia Storica sostiene da sempre: la spiaggia appartiene a tutti i cittadini e nessuna operazione lobbistica potrà trasformarla in un bene privato a vantaggio dei soliti soggetti.

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