venerdì 6 maggio 2016

Cava e trasparenza

Apprendiamo da fonti di stampa che in data 15 maggio prossimo ci sarà una giornata di apertura della Cava Fornace/Cava Viti per permettere a tutti i cittadini di visitare il sito. Questa iniziativa è stata presentata dalla nostra amministrazione come un dovuto atto di trasparenza nei confronti dei cittadini residenti in zone limitrofe che si sono lamentati per i cattivi odori ed altri disagi.
Viene da chiedersi però se l'amministrazione ha intenzione di informare i cittadini del fatto che, nell'ambito dell'ultima ispezione AIA 2015 Arpat ha concordato di verificare la presenza di amianto aerodisperso all'interno del sito, trovando una concentrazione (seppur bassa) di amianto in aria sul piazzale di scarico"indice di rilascio di fibre, che potrebbe essere attribuibile alla movimentazione dei big-bags e dei bancali" e vicino agli uffici "presumibilmente da ricondurre ad una sospensione delle fibre per mezzo dell'acqua di lavaggio delle ruote dei camion".
Otre a questo però vogliamo sottolineare che il percorso di trasparenza per la discarica non si deve fermare ad un sopralluogo, visto che le domande ancora senza risposta sono diverse:
- Con delibera n° 194 del 2010 la Giunta comunale indicava "Rilevata la fragilità del sito di discarica dovuta alla natura carsica delle rocce del fondo ed alla prossimità con un’area naturale protetta classificata come SIR e ZPS" si inviavano alla provincia atti di indirizzo in merito ai materiali da inviare in discarica, con particolare riferimento a "a. al fine di mantenere la vocazione storica dell’impianto a discarica per marmettola sia garantita una netta prevalenza dei conferimenti degli scarti di lavorazione del lapideo rispetto alle altre tipologie di materiali, cioè che almeno il 70% in peso dei rifiuti conferiti riguardi la marmettola o materiali inerti" e per altri materiali si rimandava a successivi incontri tra gli enti. 
La vocazione storica della discarica, ovvero lo stoccaggio dei materiali della lavorazione del lapideo, è rispettata? E la percentuale di conferimento del 70%?
- Secondo un articolo del Tirreno, data 8 agosto 2013, è stato aggiornato l'accordo per le royalties che la discarica deve versare ai comuni "Da oggi, dunque, le royalties saranno proporzionate e quantificate in base ai reali conferimenti, ma c'è di più: nella nuova convenzione si legge anche che il corrispettivo delle royalties sarà suddiviso tra i comuni di Montignoso e Pietrasanta non più in base alla provenienza dei rifiuti, ma a seconda della dislocazione territoriale della discarica, dunque il 70% sempre e comunque a Montignoso e il 30% a Pietrasanta." 
Considerato che al momento lo stoccaggio delle materie avviene "lato Pietrasanta", corrisponde al vero che il vice-sindaco Mazzoni all'incontro alla pruniccia abbia dichiarato che Pietrasanta non percepisce tale indennizzo? Se sì, come mai?
- Ricordiamo che risulta ancora vigente, dopo la sentenza del TAR Toscana del dicembre scorso, l'interdittiva antimafia rilasciata dalla prefettura di Massa Carrara nei confronti di Programma ambiente (società che gestisce la discarica di ex cava Fornace a Montignoso) rappresenta un segnale di pericolo che è stato ignorato da molti amministratori locali. Il Movimento ha chiesto più volte la sua chiusura, anche per altre criticità emerse in fase di Inchiesta Pubblica ed operatività della discarica.
Cosa intende fare la nostra amministrazione in merito a queste criticità? Considerando che la competenza è ora passata alla Regione, sindaco e vice-sindaco si attiveranno per difendere nei luoghi adatti la sicurezza del nostro territorio e dei nostri cittadini? Oppure basta un open-day senza avvisare i cittadini che se la situazione non è cambiata è meglio entrare con la mascherina?

Movimento 5 Stelle Pietrasanta

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