sabato 15 novembre 2014

Gianluca Ferrara sul Fatto Quotidiano: Cambiamenti climatici e spreco di risorse: come sarà il mondo nel 2052?

Un amico, Gianluca Ferrara, già Saggista e direttore editoriale di Dissensi Edizioni, si è lanciato da qualche tempo nella nuova avventura di blogger de "Il Fatto Quotidiano".
Con piacere riporteremo i suoi articoli sul nostro blog per dare eco ad una delle voci più note per analisi politiche e sociali più improntante alla riscoperta dei principi di solidarietà, umanità e spiritualità. Il movimento 5 stelle condivide appieno la necessità di ridefinire una società troppo votata all'avere che all'essere, al guadagno che al rispetto degli altri e della natura, al successo personale rispetto al senso di appartenenza ad una comunità. Ritenendo fondamentale l'informazione e la formazione faremo da tramite alle sue parole ed i suoi pensieri, sicuri di fare cosa ben accetta.
Auguriamo un sentito "buon lavoro" a Gianluca e speriamo di averlo di nuovo con noi nei prossimi eventi pubblici del Meetup Versilia Storica.


"Le spese di questo cambiamento climatico saranno pagate da coloro che sono i meno responsabili dell’emissione di CO2 nell’atmosfera. Questa ingiustizia sarebbe dovuta, a mio avviso, essere sottolineata con maggior intensità: è la nostra vorace economia occidentale di stampo neoliberista che genera carestie, guerre e povertà in quei Paesi definiti poveri mentre in realtà sono ricchi di risorse. Non sono poveri ma resi impoveriti proprio per questa brama di appropriarci di minerali come il Coltan (la cui estrazione in Congo ha prodotto una guerra che ha causato circa 5 milioni di vittime) che serve a far funzionare cellulari e pc che vanno cambiati sempre più celermente in virtù dell’obsolescenza programmata.

Uomini, donne e bambini che scappano da guerre e carestie causate dal clima impazzito giungono sulle nostre coste pattugliate da navi militari. A coloro che riescono ad entrare gli spetta, sovente, di affrontare nuove prevaricazioni e anche un nuovo conflitto, questa volta con altre vittime cioè con chi in Occidente è rimasto senza lavoro per via della polarizzazione dei capitali, dello sviluppo della tecnica e dello spostamento della produzione in Paesi ove le multinazionali possono sfruttare la manodopera. Una guerra tra poveri, o meglio una specie di combattimento tra galli ove a lasciarci le piume sono solo i contendenti, di certo non gli scommettitori che lucrano. Mi auguro ci sia il tempo per rifletterci e riprenderci subito il futuro. "

Leggi qui l'articolo completo...

Questo il blog di Gianluca su "Il Fatto Quotidiano"

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